DAL SEDICENTE STATO ISLAMICO ALLA GUERRA IN LIBIA
L’Italia è sola o quasi … una posizione pericolosa
Ci troviamo dalla parte del più debole ?
SE LA SITUAZIONE PEGGIORA DOVREMO NOI MANDARE I NOSTRI A COMBATTERE PERCHE’ I LOCALI SCAPPANO DALLA GUERRA ?
” La minaccia Jadista dopo il califfato “
Non lo diciamo noi, ma lo scrive una delle fonti più sicure e informate che abbiamo a diposizione:
l’ ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
Vedi ai link:
https://www.ispionline.it/it/istituto
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-minaccia-jihadista-dopo-il-califfato-22674
Nell’articolo ” La minaccia Jadista dopo il califfato “, si parla del califfato come di ” una popolazione di milioni di persone “, che evidentemente continueranno a vivere e portare i loro “ideali” ovunque andranno.
Emblematica la dichiarazione di una donna, la quale ha dichiarato che, nonostante i bombardamenti, la popolazione, si sentisse bene; vivendo secondo le regole della sharia (la legge islamica più estremista che impone severissime regole nella vita quotidiana) perché l’organizzazione rispondeva ai loro bisogni essenziali: scuole, cibo ecc…
Quindi gli ideali di questo gruppo terroristico, non solo sono ben diffusi tra gli uomini che sono cresciuti tra le sue file, ma anche tra le donne che aducano i figli seocndo questi principi.
Non possiamo quindi illuderci di avere sconfitto questo gruppo terroristico, se non momentaneamente. Ma dobbiamo stare molto all’erta, perché ci sono le condizioni che rinasca altrove e forse ancora più pericoloso per il mondo occidentale.
In questo momento, pensiamo alla Libia, in guerra come terreno fertile per quanto sopra, e al Sudan. Ma anche nel nord della Nigeria ci sono pericoli; qui sussiste uno “stato islamico dell’Africa Occidentale”. Per non parlare di Afghanistan, Filippine ecc…
Per quanto riguarda i numeri, sono ben 40.000 gli individui partiti da oltre 80 paesi per combattere in Iraq e Siria; tutti personaggi percolosi per un eventuale ritorno in patria come POTENZIALI TERRORISTI o futuri combattenti in altre zone calde.
L’Ispi chiarisce bene come, il sedicente stato islamico, sia “il più ricco gruppo terroristico nel mondo”. Quindi, ancora una potenza da non ignorare per la sua pericolosità.
E’ QUINDI UN GRAVE ERRORE SOTTOVALUTARE IL FUTURO DI QUESTA ORGANIZZAZIONE
NOI, NON DIMENTICHIAMO CHE, GIA’ UN ANNO FA, SI PARLAVA DI CAPI DEL SEDICENTE STATO ISLAMICO CHE ERANO CONFLUITI IN LIBIA
LA LIBIA OGGI
ci troviamo dalla parte del più debole ?…
Haftar continua l’offensiva – inziata da due mesi – in un assordante silenzio della stampa e della politica italiana
ha già conquistato: Cirenaica, Fezzane prosegue ogni giorno più incisivamente
In un’intervista televisiva di circa 24 ore fa, un giornalista dell’ISPI, dichiarava che i movimenti dell’esercito che ora combatte per conquistare Tripoli, sIano iniziati ben da due mesi !!!
Peccato che in Italia non ne eravamo informati !!! O abbiamo soprasseduto, trovandoci ora di fronte ad una situazione sempre più pericolosa da gestire.
Oggi l’Italia punta ad un dialogo con il Qatar; già economicamente danneggiato dalla più potente Arabia Saudita; in perfetto accordo con gli Stati Uniti.
Anche Francia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti sono a fianco di Haftar e quindi contro di noi.
Tutti sappiamo che l’Italia ha grandi interessi in Libia; esattamente contrari a quelli francesi.
A noi sembra che sia un poco tardi per reagire … e soprattutto ci troviamo dalla parte del più debole…
Certo non è una situazione facile, anzi diffcilissima come la nostra posizione.
Non vogliamo insegnare niente a nessuno; riportiamo solo i fatti.
Ci colpisce che, in mezzo ad una situazione tanto grave, TV e giornali ci stiano solo preparando ad una invasione di immigrati. Parlando subito, con dovizia di partiicolari, di quanti bambini sono stati uccisi dall’inizio della guerra.
Peccato che non abbiamo mai sentito questo discorso all’inizio della guerra dello Yemen, dell’Iraq e dell’Afghanistan.
NOI, NON SIAMO INDIFFERENTI ALLE PENE DEL MONDO, ANZI SIAMO PER LA PACE E CONTRO TUTTE LE GUERRE CHE PORTANO DEVASTAZIONE E MORTE …
MA NON POSSIAMO DIMENTICARE CHE DIETRO AI MIGRANTI SI CELA IL PIU’ GRANDE BUSSINESS DEL MOMENTO …
e ci domandiamo perché i barconi che portano i migranti siano, se gaurdiamo bene, soprattutto carichi di giovani ventenni ( donne e bambini sono ormai una sparuta minoranza ) che non hanno un aspetto emaciato e capelli cortissimi di chi è stato per mesi un prigione torturato … anche se non neghiamo che ci siano di questi casi, ma non si tratta della maggioranza di quelli che abbiamo visto sbarcare.
Inoltre, vogliamo ricordare che questi giovani vent’enni scappano dall’arruolamento nelle loro nazioni per combattere il terrorismo.
LA NOSTRA CONCLUSIONE
SE LA SITUAZIONE PEGGIORA, DOVREMO NOI MANDARE I NOSTRI A COMBATTERE PERCHE’ I LOCALI SCAPPANO DALLA GUERRA ?
Prima di concludere, ci sentiamo in dovere di spiegare che i fatti che conosciamo sono sempre solo la superficie di queste ” gradi manovre ” internazionali e speriamo che, almeno nei contatti più importanti, l’Italia sia messa meglio di quello che appare.
