Onu: ” Un quarto dei morti al mondo per inquinamento “
Il Global Environmental Outlook è il frutto del lavoro di 250 scienziati ed esperti provenienti da oltre 70 Paesi – si tratta della valutazione più completa e sullo stato dell’ambiente negli ultimi cinque anni
” Siamo ad un bivio per il Pianeta ” – Il grido d’allarme delle Nazioni unite è contenuto nel sesto Global Environmental Outlook
Vogliamo garantire una vita dignitosa a 10 miliardi di persone tra poco più di 30 anni ??? “Probabilmente siamo di fornte alla maggior sfida di sempre per l’umanità”lo dice l’Onu
” Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi ” …
venerdì i ragazzi in piazza in difesa del pianeta Terra: ” Perché è l’unico che abbiamo “
Lo spreco alimentare: il 33% di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato
Secondo grande problema centrale: la generazione di energia elettrica, è vero che assistiamo a una crescita di quella prodotta da fonti rinnovabili, ma i due terzi dell’elettricità è ancora generata da fonti fossili.
Durante il meeting tenutosi a Nairobi in questi giorni, l’ONU ha ufficializzato i gravissimi dati sulla situazione mondiale dei cambiamenti climatici. 9 milioni di morti l’anno per inquinamento
1 su 4 muore per inquinamento
Lo dicono i delegati di 193 Stati membri dell’Onu, ministri, rappresentanti di Ong e amministratori di multinazionali che si stanno confrontando sulle tematiche ambientali, con l’obiettivo di moltiplicare gli sforzi per salvare il pianeta dal cambiamento climatico e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse.
“A Greta Thunberg il Nobel per la pace”
La giovane ragazza svedese che da anni cerca di diffondere tra i giovani l’allarme sui cambiamenti climatici, è stata proposta come Premio Nobel per la pace.
” Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi – dice Greta – Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no “.
Sono, solo, 140 le città italiane che hanno aderito alla manifestazione di piazza perché, almeno i più giovani, facciano sentire la loro voce sui problemi futuri che li aspettano.
