E’ certo che i pipistrelli – che servono per l’impollinazione della frutta locale – siano anche trasmettitori sani del virus dell’Ebola – oltre che della Sars – rabbia – MERS e altre malattie
Fino a pochi anni fa questi mammiferi non erano affatto sospettati di essere diffusori di gravi malattie
Oggi – invece gli scienziati considerano i chirotteri ( pipistrelli ) tra le specie più a rischio di far compiere il salto di nuovi e pericolosi virus nell’uomo
In alcuni casi, rari, la trasmissione di un virus è avvenuta direttamente da pipistrello a uomo – generalmente accade che i pipistrelli infettino qualche animale, attraverso il quale il virus si trasmette all’uomo
Al momento nessun pipistello in Italia è da considerarsi potenzialmente pericoloso – questo non vale per Australia – Cina – Perù – Medio Oriente – Malesia ecc…
COMUNQUE – SE SIETE IN VIAGGIO – NON MANGIATE CARNE DI PIPISTRELLO
Lo si è scoperto solo ora, con assoluta certezza, i pipistrelli sono una delle cause del recente incremento di diffusione dell’Ebola che qualcuno, in Occidente, credeva debellata.
Purtroppo le popolazioni povere si nutrono anche di carne di pipistrello, una carne abbondante e ricca di proteine.
Le guerre e guerriglie in atto, stanno rendendo sempre più diffcile la trasmissione delle informazioni per evitare i contagi che sono ripresi negli ultimi tempi, in modo esponenziale.
Nessuno, oggi, può conderasi al sicuro dai virus più pericolosi, la situazione può sempre facilmente sfuggire i mano; vista la rapidità e quantità di viaggi internazionali.
400 morti su 700 contagiati, sono i dati più recenti sul ritorno della diffusione dell’Ebola in alcuni Paesi africani.
Ebola si diffonde – timore scorte
L’epidemia oggi in corso è seconda solo a quella in Africa occidentale che uccise più di 11.300 persone qualche anno fa
Il farmaco sperimentale potrebbe non essere sufficiente
In Congo – il secondo più grande focolaio della malattia nella storia
La malattia, oggi, si sta diffondendo in una grande città nell’est del Congo, Butembo, con oltre 1 milione di abitanti.
Il Ministro della Salute dle Congo, dichiara:
senza le squadre che hanno vaccinato più di 41.000 persone, ad oggi, questo focolaio avrebbe già visto più di 10.000 casi di Ebola.
IL PROBLEMA E’ CHE IL FOCOLAIO DELL’INFEZIONE SI TROVA IN UNA ZONA DEFINITA ” ROSSA ” – OVVERO PERICOLOSA – DOVE I SOCCORSI INTERNAZIONALI NON SI AVVENTURANO
