“Scienziati per la Pace”
La Dichiarazione finale del convegno è stata sottoscritta da tutti i relatori e che sarà inviata all’UNESCO
Come si può conseguire questo obiettivo?
Qual è il ruolo pertinente degli scienziati e degli ingegneri per conseguirlo?
RACCOMANDAZIONI DEL CONVEGNO “SCIENZIATI PER LA PACE”
La Scienza ha un ruolo importante per la promozione e il conseguimento della pace sulla Terra.
Il principale interrogativo che noi poniamo al riguardo è: come mai scienziati e ingegneri con elevata formazione sono disposti a violare dei principi umani fondamentali, sviluppando e producendo armi?
Ciò è soprattutto dovuto a una limitata coscienza etica, che vede ogni essere umano come un individuo isolato, e che minimizza le ampie implicazioni del lavoro di ciascuno per la società e per il genere umano.
Per cambiare questo stato di cose, dobbiamo diventare consapevoli del fatto che l’umanità può prosperare solo nella pace, se ha la capacità di mettere in pratica i principi etici universali.
La pace sulla Terra può essere promossa e mantenuta, e si può sviluppare un mondo senza guerre, in cui siano adeguatamente coltivate delle relazioni pacifiche di responsabilità e rispetto reciproci tra nazioni e individui.
Come si può conseguire questo obiettivo?
Qual è il ruolo pertinente degli scienziati e degli ingegneri per conseguirlo?
Noi siamo impegnati in una visione della scienza come risorsa inestimabile di promozione della pace in tutti i campi della vita.
In accordo con questa visione, vogliamo presentare alle Nazioni Unite, come passo significativo verso la realizzazione della Pace sulla Terra, le seguenti raccomandazioni indirizzate al mondo della scienza e della tecnologia:
• È necessario sollecitare fortemente le Scuole e le Università a offrire corsi sulle responsabilità sociali degli scienziati e ingegneri, con particolare riguardo alle applicazioni potenziali ed effettive del loro lavoro nella guerra.
Insieme alle conoscenze professionali, gli studenti di scienza e tecnologia devono essere in grado di accrescere la coscienza sociale delle minacce alla sopravvivenza e alla prosperità del genere umano, poste dalle armi esistenti e in via di sviluppo, in particolare dalle armi di distruzione di massa.
• Bisogna che sia chiaro che gli scienziati e ingegneri che partecipano consapevolmente allo sviluppo, produzione, distribuzione e uso di armi di distruzione di massa, vanno contro i principi etici fondamentali che dovrebbero animare la scienza e la tecnologia.
• A chiunque deve essere dato il diritto di rifiutarsi di obbedire, quando si addivenga all’uso di armi di distruzione di massa, accordandogli di conseguenza la dovuta protezione.
Bisogna costantemente riaffermare che i mass media e le altre sorgenti di informazione che propugnano la guerra come un modo accettabile per risolvere i conflitti, tradiscono i principi etici universali custoditi nella Carta delle Nazioni Unite, e vengono meno alla proibizione della propaganda di guerra affermata nella Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite sui Diritti Civili e Politici.
Comunità di Etica Vivente Località Pian di mattone 14, Città della Pieve (PG) tel. +39 0578 299985 – Italy
