ADDITIVI – ALLEVAMENTI – COLORANTI
QUANTO SEGUE NON VUOL DIRE DI NON USARE PESCE VENDUTO COME FRESCO – E’ SOLO UNA PRECISAZIONE PER CHI VUOLE ESSERE INFORMATO CORRETTAMENTE
E’ bene sapere che il pesce che compriamo come fresco – di solito ha – QUASI SEMPRE – almeno 3 giorni (il tempo di essere venduto dal pescatore o peschereccio – spostato dai vari magazzini – trasportato e messo sul bamco al pubbblico)
Certamente NON fa male, ma ha già un sapore diverso da quello appena pescato – Il pesce da quando muore, comunicia a produrre ammoniaca e questo ne altera velocemente il sapore (non fa male alla salute se mangiato in un tempo ragionevole e se tenuto sempre nella catena del freddo correttamente).
2017 – il Ministero della Salute ha registrato 2.814 illeciti nella vendita del pesce
Lo vedono anche di 30 giorni – grazie all’aggiunta monossido di carbonio
Seppie sbiancate con l’acqua ossigenata
Polipi resi più pesanti da additivi che trattengono l’umidità …
CERCHIAMO DI MANGIARE PIU’ PESCE PICCOLO
I PESCI GRADI – MANGIANDO MOLTI PESCI PICCOLI -CONCENTRANO E INGLOBANO NELLE CARNI MOLTI VELENI CHE SI TROVANO ORMAI IN TUTTI I MARI …
La scellerata pesca industriale negli oceani, con reti grandi come una regione italiana, distrugge anche i pesci piccoli e l’equilibrio marino …
Il tonno si mantiene perfettamente rosso, anche dopo 30 giorni, grazie al monossido di carbonio. Ma chi conprerebbe un tonno color mattone ? Quest’ultino è l’aspetto della carne del tonno dopo qualche ora di esposizione all’aria …
La seppia spellata è color avorio – giallognola, ma al pubblico non piace, preferisce vederla bella bianca e il mercato (anche il supermercato), l’accontenta.
Altro trucco, disonesto e comune, è la sostituzione di un tipo di pesce pregiato con di minor valore; pagro venduto per dentice, marlin per pesce spada, filetto di persico africano per cernia …
Nel sugelato, una patina di ghiaccio eccessiva, rende il pesce molto più costoso di quanto appare dal peso che leggiamo.
Vengono usati anche polifosfati e proteine vegetali e animali per trattenere più acqua nel pesce, così lo paghiamo più del dovuto.
Come controllare ?
Al banco il cartellino del pesce deve avere scritto sia il nome latino che quello commerciale in italiano ( esempio: dentex e dentice ).
Inoltre deve essere scritta anche la zona di cattura per esteso: ( Atlantico, Mediterraneo, Pacifico, Indiano ).
Anche la precisazione fresco o surgelato è obbligatoria.
Ma la legge impone anche di precisare il tipo di cattura: all’amo, ecc...
Importante è l’elenco di eventuali additivi e allergeni: quasi sempre assenti … secondo i cartellini, ma la legge permette che gli additvi e gli allergeni siano scritti con sigle …
Il prezzo al kg. o all’etto; deve sempre essere scritto.
MAI acquistare pesce che non abbia un bell’ occhio ben pieno , NON PIATTO O PEGGIO CONCAVO (incavato verso l’interno).
L’ODORE DEVE ESSERE QUELLO DELL’ACQUA DEL MARE – GRADEVOLE – nessun odore pungente di pesce …
Al tatto: toccando la carne del pesce con un dito e premendo, se il pesce è fresco risulta elastica e non resta l’impronta.
Gamberi – aragoste – crostacei in genere venduti per freschi: le antenne non devono essere spezzate; se lo sono significa che dopo essere state congelate si sono rotte nello scongelamento perché molto rigide (basta uno spstamento e si rimpono)
Allevamento
Il salmone è quasi tutto allevato. Salvo la dicitura selvaggio ( anche il colore è molto diverso dà sul rosso).
Ovviamente nell’allevamento conta cosa si da da mangiare ai pesci- in quali acque sono allevati – se sono stipati e circondati da grandi quantitativi di antibiotici per evitare malattie … Questo fa anche la differenza di prezzo tra i pesci allevati.
I gamberi dei mari tropicali, vengono allevati con grande uso di antibiotici.
ADDITIVI
Il pesce fresco – molte volte non è privo di additivi
- acido ascorbico ( E300 )
- citrico ( E330 ) non fa male
- acetico (E260)
- e molti altri … ammessi perché contrastano la crescita dei batteri – servono quando il pesce non è freschissimo e si tiene a lungo sul banco o nei frigoriferi
COME MIGLIORARE
PER PRIMA COSA SI DOVREBBERO RICHIEDERE ANCHE PESCI MINORI, POCO CONOSCIUTI, CHE NON SONO SUI BANCHE PERCHE’ LA GENTE NON LI CONOSCE E NON LI CHIEDE … COSI’ DOBBIAMO IMPORTARE MOLTO PESCE – PERCHE’, di molte specie richieste, NON NE ABBIAMO ABBASTANZA NEI NOSTRI MARI.
CONCLUSIONE
La scellerata pesca industriale negli oceani, con reti grandi come una regione italiana, distrugge anche i pesci piccoli e l’equilibrio marino … stiamo andando verso un mondo senza pesce … lo dicono gli esperti.
Un esempio: alle Maldive gli abitanti non riescono più a pescare i piccoli tonni che erano comunissimi e poco costosi sino a 30 anni fa …
Negli ultimi 30 anni
- abbiamo distrutto l’equilibrio alimentare in tutti i mari,
- abbiamo riempito i mari di plastica che uccide molti pesci
- abbiamo scaricato nei mari tonnellate di veleni dal mercurio ad altri molto pericolosi pe rla nostra salute …
CERCHIAMO DI MANGIARE PESCE MENO PREGIATO, PICCOLO PERCHE’ CONTIENE MENO VELENI
I PESCI GRADI, MANGIANDO MOLTI PESCI PICCOLI, CONCENTRANO E INGLOBANO NELLE CARNI MOLTI VELENI CHE SI TROVANO ORMAI IN TUTTI I MARI …
MANGIAMO MENO PESCE – PIU’ CEREALI E LEGUMI – PIU’ VERDURE E FRUTTA
