Da qualche mese, le intelligence europee, hanno una forte preoccupazione; a causa della perdita di terreno in Siria si prevede un ritorno in Europa degli jiadisti che lì hanno combattuto.
Si parla di 15.000 uomini e donne terroristi pericolosi, di cui 4/5.000 sono stranieri e che possono rientrare in Europa grazie ai documenti in loro possesso.
Si teme così un riacutizzarsi dell’attivismo on line
Bougana era arrivato in Italia dal Marocco (ma è di origini tunisine)ed aveva ricevuto la cittadinanza, dopo un lungo soggiorno nella zona di Mantova, lavorando regolarmente.
Nel 2012, dopo avere ricevuto la cittadinanza italiana, si era spostato in Germania, facendo la spola tra i due paesi dove aveva diversi parenti.
Primo jihadista italiano – importava armi in Siria
Si chiama Samir Bougana, cittadino italiano, noto alla nostra intelligence, ha anche combattuto per l’Isis ( Daesh ) in Siria; dove è stato per due o tre anni.
Poi ha pensato di tornare in Italia; con moglie e figli, ma è stato catturato dalle forze dello YPG.
La sua storia è stata raccontata dalle forze curde; quelle che hanno, da sempre, combattuto duramente contro l’Isis.
Secondo le fonti curde è stato catturato al confine con la Turchia e non si trattava del solito terrorista qualunque, ma di un esponente di primo livello; responsabile per i trasferimenti di armi fornite dal governo turco all’Isis.
Inoltre era a capo dei foreign fighter dell’Isis nel territorio controllato dai curdi.
Già nel 2015, l’intelligence tedesca aveva registrato la sua presenza in Siria. Per questo motivo era stato inserito nell’elenco dei foreign fighters e continuamente monitorato dall’intelligence italiana.
