Un libro ne parla
Si chiamava Vanina, era nata con un piede torto nei primi anni del ‘500 e il Ducato di Milano era nelle mani dei francesi; un periodo molto turbolento.
Vania, nel suo pese, viene chiamata “ la Zoppa di Pontirolo “ (oggi Canonica dìAdda). Inoltre è una “ donna herbana “; ovvero conosce le erbe che usa come medicamento.
Vive ai margini del paese con una bambina orfana, ma Vania ha un’altra “ disgrazia ”, secondo i canoni dell’epoca, è rossa di capelli.
L’accusano di compiere riti satanici con altre due donne ( forse due levatrici ).
Nel 1520 arrivano gli inquisitori per interrogare questo gruppo.
Il processo si conclude con la condanna al rogo.
La scrittrice Emanuela Vacca, ha trovato i documenti che parlano di questo evento e ne riporta la storia su di un libro.
LIBRO:
Vania la Zoppa. Processo alle streghe in Partesana, Emanuela Vacca, Meravigli, 15 euro.
