C’era una volta … la Silicon Valley; un complesso militare – industriale e accademico.
Ci fu una seconda vita, per la Silicon Valley, con l’epoca dei garage da Steve Jobs a Bill Gates.
Si pensava ad una tecnologia che avrebbe migliorato il mondo; favorendo una democrazia globale. Dando a tutti più tempo libero da spendere secondo i propri interessi personali; così dicevano i giornali.
La terza vita rappresentò la net economy e l’irrazionalità dilagante.
Poi arrivò la quarta vita con l’industrializzazione oligopolista del digitale.
Oggi, siamo alla quinta, quella dello ” spirito della Silicon Valley “; come la definisce lo scrittore Éric Sadin.
Una dottrina post moderna, non solo eocnomica, ma anche politica.
Dall’utopia, siamo oggi al liberismo digitale ed al tecno-liberalismo che promuovono i monopoli hi-tech; come motori per conquistare l’espansione di tantissime Silicon Valley in tutto il villaggio globale.
Siamo alla negazione di ogni sogno, ma all’imposizione del profitto tratto, gratuitamente, da ogni nostro interesse, comportamento o gesto.
” Il modello della Silicon Valley rappresenta la nuova forma del capitalismo globale neoliberista per conquistare nuovi spazi “.
La silicolonizzazione del mondo. L’irresistibile espansione del liberismo digitale.Éric Sadin, Einaudi, 17,50 euro.
