MOMA – Museo di Arte Moderna
NEW YORK – USA
Sino al 1° gennaio 2019
Bodys Isek Kingelez. City dreams.
Un sogno di città ideali
“Senza un modello, non sei da nessuna parte. Una nazione che non può fare modelli è una nazione che non capisce le cose, una nazione che non vive “, ha detto l’artista visionario Bodys Isek Kingelez (1948-2015).
In Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo), dopo la sua indipendenza dal Belgio, Kingelez realizzò sculture di edifici immaginari e città che riflettevano i sogni per il suo paese, il suo continente e il mondo. Le “maquette estreme” di Kingelez, offrono modelli fantastici e utopici per una società più armoniosa del futuro.
Un’alternativa ottimistica alla sua esperienza di vita urbana nella sua città natale di Kinshasa, che è cresciuta esponenzialmente e organicamente con la pianificazione urbana e le infrastrutture spesso incapaci di tenere il passo.
Il lavoro di Kingelez, esplora e si pone domande urgenti sulla crescita urbana, l’iniquità economica, come funzionano le comunità e le società e sul potere riabilitativo dell’architettura.
Le sculture vibranti e ambiziose di Kingelez nascono da un’incredibile gamma di materiali di uso quotidiano e oggetti trovati: carta colorata, imballaggi commerciali, plastica, lattine di bibite e tappi di bottiglia, tutti meticolosamente riutilizzati e sistemati. Fin al 1989, era molto in sintonia con gli eventi mondiali e profondamente interessato ai problemi sociali.
Un tema, quanto mai attuale e validissimo anche per il futuro che ci aspetta, con la popolazione mondiale odierna che esupera i 7,8 miliardi e con un tasso di povertà e degrado assolutamente impressionanti; anche nelle grandi città.
Nel 1800 eravamo un miliardo di persone, due miliardi nel 1987. Secondo le stime dell’Onu, nel 2100 il numero della popolazione sulla terra dovrebbe salire fino a raggiungere gli 11 miliardi … !
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Bodys Isek Kingelez. City dreams.
New York, Moma
