200 milioni di donne e bambine subiscono mutilazioni genitali in ebn 30 paesi del mondo.
44 milioni sono bambine o adolescenti con meno di 14 anni.
Le zone più interessate:
Africa sub-sahariana, Medioriente e Asia.
Ma anche a casa nostra (Italia, Europa), ogni tanto si legge di questa pratica che continua, dopo l’emigrazione, per proseguire la “tradizione” del paese d’origine. Di solito, questi episodi non emergono, per la paura e le minacce; che le stesse donne subiscono da parte dei familiari.
Tutto questo continua ad accadere anche se, dal 2008, oltre 15.000 comunità abbiano dichiarato di averla abbandonata.
A causa della rapida crescita demografica mondiale, si calcola che questa orrenda pratica potrà avere, in un prossimo futuro, dei numeri ancora più alti.
Calcolando l’immenso numero di Organizzazioni Mondiali Senza Scopo di Lucro (ONG) che si occupano, uffcialmente, di aiutare la popolazione mondiale a migliorare la propria situazione, e considerando che queste associazioni ricevono grandi introiti, anche dalle più gradi società mondiali e dagli stessi stati; vorremmo poter scrivere che il mondo è meno povero, meno violento, meno affamato, meno schiavizzato… e le donne e i bambini godono di un continuo miglioramento della qualità della vita.
Purtroppo nei nostri viaggi e dalle notizie di fonte sicura che leggiamo, abbiamo assistito ad un continuo peggioramento delle situazioni più critiche in ogni campo, dal cibo all’acqua, dalla sanità alla poverta, dalla schiavitù alla situazione femminile in genere …
Le statistiche riportate dai giornali, a volte vorrebbero dire il contrario, ma possiamo affermare che nei fatti , negli ultimi 40 anni, il mondo povero sta peggio di prima, per esempio è aumentata la situazione di schiavitù per molte popolazioni, manca il cibo dove prima le piccole comunità potevano, poveramente, sostenersi a suffcienza.
Ma le statistiche tengono anche contro del boom economico della Cina e dei Paesi del Sud Est Asiatico e Medioeriente (Arabia Saudita, Qatar ecc.. divetati ricchissimi con il petrolio), così tutti mangiano un “pollo”. Peccato che, in realtà c’è chi ne mangia tre o quattro alla settimana e chi nemmeno mezzo all’anno.
E non venite a parlare di ” PERCEZIONE “ …. parola strausata/abusata, quasi sempre a sproposito, per dimostrare quello che si è interessati a far credere.
Le statistiche si possono manipolare, basta cambaire i termini di riferimento e… tutto cambia come per miracolo…
Vorremmo aver poturo scrivere un messaggio più ottimista; scusateci se a noi piace essere concreti e non creduloni.
