“Per essere individui normali bisogna anche conoscere persone, andare all’estero, continuare a studiare”
Parole di: Asma Kaouech, tunisina e coraggiosa.
Asma Kaouech ha cominciato con Facebook insieme ai tanti che hanno dato vita alla rivoluzione del 2011.
Asma è una consulente legale, attivista della società civile e Sacharov Fellow, insieme alla ong Fanni Raghamn, usano da anni approcci alternativi basati sull’arte e la cultura per difendere i diritti umani.
Sul tema delle donne la Tunisia è all’avanguardia rispetto ad altri Paesi islamici dato che, per esempio, possono sposare uomini non musulmani e la poligamia e vietata.
“Ogni essere umano può essere un artista, usare arte e creatività per far valere la propria condizione di cittadino”.
Asma:
– “il futuro dipende da noi. Non possiamo arrenderci. Non abbiamo scelta”.
Asma Kaouech , attivista tunisina 25 anni e avvocato, fondatrice dell’ong ‘Fanni Raghman Anni’, che significa ‘Artista nonostante me’, ha dimostrato come la tecnologia abbia fatto da trampolino di lancio per la rivoluzione tunisina del 2011.
“La rivoluzione è iniziata nel mondo virtuale: Facebook era l’unico spazio dove potevamo parlare”.
“Abbiamo iniziato a creare profili anonimi denunciando le violazioni dei diritti umani compiuti dal regime di (Zin Al Abidin) Bin Ali.
Ognuno poteva esprimersi con un messaggio privato, fino a quando la protesta virtuale si è trasformata in un incontro.
La rivoluzione tunisina, secondo Asma, ha unito la società civile “che potenzialmente è più forte del governo, anche semplicemente in termini di numero”.
ASMA E’ STATA OSPITE DEL DIBATTITO “DONNE, MEDIA E TECNOLOGIE: QUALE FUTURO NELL’ERA DIGITALE?” ORGANIZZATO DALL’UFFICIO DELL’EUROPARLAMENTO IN ITALIA.
Purtroppo: il principio che la donna abbia diritto a meno di quanto eredita un uomo prende origine dal Corano.
L’azione di Asma Kaouech e della sua Ong va oltre i diritti delle donne, in una società tunisina che resta, nonostante le leggi, profondamente conservatrice.
La sua attività si rivolge anche ai giovani e alla gente che vive in regioni e contesti marginali, con eventi legati all’arte, al teatro, all’animazione di strada. Creando spazi culturali dove i giovani non hanno altro che la scuola.
Affrontando, attraverso il teatro, la questione del reclutamento da parte dei jihadisti dell’Isis e degli islamisti radicali; un problema serio e che è importante fermare, più di quanto il cittadino di tutta Europa e del mondo intero, ne sia consapevole.
Nel 2014 la sede della sua organizzazione è stata attaccata fisicamente da jihadisti; per il lavoro a favore delle donne.
Foto: Egitto tomba della donna faraone Ashepsut, di Grazia Seregni, ogni diritto riservato; vietata la riproduzione.