“braccialetti elettronici” di Amazon
Due brevetti per dispositivi sempre connessi, capaci di indicare in tempo reale se il lavoratore sta ottimizzando il suo tempo per evadere il più velocemente possibile un ordine dopo l’altro. In caso di errore, mandano delle vibrazioni ai polsi del lavoratore.
Il brevetto, depositato nel 2016, è stato riconosciuto ufficialmente martedì scorso; pertanto ora Amazon lo potrebbe adottare.
Lo scenario peggiore, osserva GeekWire, è quello che il braccialetto fornito da Amazon rappresenti un mezzo per sorvegliare i dipendenti.
Il Ministro del Lavoro italiano dice che il Jobs Act non autorizza questo “accessorio”; ma sono in molte, voci autorevoli, che sostengono che nel tempo può facilitarne l’uso.
Secondo molti, grazie al Jobs Act “braccialetti elettronici” potrebbero essere ammessi in Italia.
La nostra non vuole essere una posizione politca di alcuna parte, tanto mai che siamo in campagna elettorale, e riconosciamo, infatti, che l’Italia avesse bisogno di una migliore legislazione sul lavoro.
Ma senza dimenticare la decisione più CIVILE: non promettere soldini sparsi a diferrenti categorie, escludendone altre, magari più bisognose, DECISIONE SEMPLICE:
-NESSUNO DEVE ESSERE PAGATO MENO DI 13 EURO ALL’ORA NETTI (solo così diamo dignità a chi lavora).
SEGNO MOLTO NEGATIVO:
DI QUESTA PROPOSTA, SALARIO MINIMO DI CIRCA 13 EURO NETTI ALL’ORA, NESSUN POLITCO NE PARLA … lasciamo al lettore le conclusioni morali e materiali.
Il Jobs Act, con un intervento mirato, ha spianato la strada a questi comportamenti che da anni credevamo dimenticati (come si lavorava nell’Ottocento). Vincenzo Martino, vicepresidente degli Avvocati giuslavoristi italiani, non ha dubbi:
“Fino al 2015 questi strumenti da anni bui non sarebbero stati ammissibili. Ma lo Statuto dei lavoratori è stato modificato dal governo Renzi. E ora gli strumenti di lavoro possono essere usati anche per controllare i dipendenti senza necessità di un accordo sindacale né del via libera dell’Ispettorato“.
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha scritto su Facebook:
« Amazon brevetta un braccialetto elettronico per controllare i suoi dipendenti. Ecco i risultati della globalizzazione incontrollata: lavoratori ridotti a schiavi e costretti a lavorare come fossero in carcere da aziende multinazionali senza scrupoli».
Matteo Salvini, leader della Lega Nord ha commentato:
«Uomini o schiavi? Voglio restituire dignità al lavoro, alcune multinazionali sfruttano, spremono e poi rottamano. Basta!»
Il Pd, usa toni più pacati, Maurizio Martina, vicesegretario del Pd, dichiara:
«Leggo di braccialetti che migliorerebbero la produttività dei lavoratori in Amazon. Io dico con forza che prima di ogni cosa ci deve sempre essere la dignità del lavoratore e i suoi diritti tutelati senza ambiguità dalle regole e dalle leggi»
La versione di Amazon:
«Non rilasciamo commenti relativamente ai brevetti. In Amazon siamo attenti a garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo. La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità».
al momento non è automatico che l’azienda appichi questo sistema ai lavoratori
“Muovendo le attrezzature verso i polsi dei dipendenti, le manivengono liberate dall’utilizzo degli scanner e gli occhi non devono più guardare lo schermo“. Secondo Amazon, sono questi i vantaggi.
