Eliminate le brioche del bar per disintossicarvi ed essere più sani
almeno scegliete, se potete, le brioche di alta pasticceria
Trovare brioche e dolci lievitati di buona qualità è molto difficile
Imparate ad allenare l’occhio e le papille gustative, guardate bene la forma e il colore e saprete riconoscere le brioche industriali, le più comuni
Fateci caso – sono tutte eguali – qualcuno ci mette sopra un poco di zucchero a velo e le scalda per farle sembrare fresche, ma sono tutti prodotti della grande industria alimentare di prodotti surgelati fatti con le materie prime più economiche possibili
E’ importante sapere che il costo di certi prodotti surgelati industriali riservati alla vendita nei bar e particcerie, è bassissimo; tanto che non conviene affatto produrli in proprio (idem per le lasagne che mangiate al bar e non solo …)
Il costo del singolo croissant industriale surgelato è di circa 18 centesimi di euro per i produttori, poi venduti in confezioni di 30, 40 o 80 pezzi all’esercente o al supermercato al prezzo di 30 centesimi l’uno.
Una volta era obbligatorio esporre gli ingredienti; ora è assai raro trovarli e anche chiedendo, il venditore è mal disposto a mostrare le adeguate informazioni scritte.
Ecco alcuni degli ingredienti usati nell’industria alimentare per produrre dolci e briche o cornetti:
– grassi idrogenati di origine vegetale, di basso valore commerciale e con caratteristiche organolettiche scadenti; i grassi vegetali utilizzati per tale preparazione, sono idrogenati ( ricchi in grassi trans nocivi per la salute e causano; ipercolesterolemia, diabete, Arteriosclerosi, incidono negativamente anche sull’integrità del sistema nervoso centrale; il cervello di un soggetto che si alimenta frequentemente di grassi trans invecchia più velocemente)
– farine forti che ben si prestano alla sfogliatura (molto ricche di glutine)
– quantitativo elevato di lievito di birra (difficile poi la digestione e uccide tutta la flora micribica intestinale che ci aiuta a stare sani)
– aromi artificiali (che causano allergie)
-la margarina e l’olio di colza o di palma, di vinacciolo, di soia (cotto alle temperature alte del forno) sono economici e e facilitano la sfogliatura e favoriscono l’elasticità all’impasto.
Il tutto per ottenere un alto guadagno; danneggiando la qualità complessiva e la digeribilità del prodotto.
Cosa usano le pasticcerie nella maggioranza dei casi (un compromesso non proprio sano):
- per un compromesso qualità-prezzo gli artigiani e le aziende che producono prodotti semi artigianali utilizzanno un mix di: 50% di burro, acqua, lecitina di giarasole, sale, aroma, colorante (beta-carotene), oli e grassi vegetali, acido citrico, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi alimentari). Qualora non sia specificato, i grassi vegetali utilizzati per tale preparazione, sono idrogenati ( ricchi in grassi trans nocivi per la salute causano; ipercolesterolemia, diabete, arteriosclerosi, incidono negativamente anche sull’integrità del sistema nervoso centrale; il cervello di un soggetto che assume frequentemente di grassi trans invecchia più velocemente).
Ovviamente sono ancora in vendita, raramente, le brioche fatte dalla pasticceria artigianale di buona qualità; ma anche le pasticcerie artigianali tendono a vendere le brioche industriali facendole passare per propria produzione o ricorrono a miscele più economiche del burro di buona qualità (assai costoso).
Insomma, prima di tornare all’abitudine: cappuccino brioche quotidiani, pensiamo alla nostra salute.
Ma non pesante che il succo di futta sia meglio; per conservarlo deve contenere antiossidanti che causano bruciori di stomaco …meglio la più costosa spremuta o un sano frutto !
Preparatevi la sera delle fette di buon pane e dentro mettete quello che vi paice dalla marmellata al prosciutto … di buona qualità, oppure una banana. Se proprio non avete tempo, mangiate a casa uno yogurt con crusca o avena o cereali (cercateli con pochissimi zuccheri e grassi; leggete bene le etichette e fate paragoni), prima del cappuccio al bar.
