Capire per difenderci … siamo ancora in tempo ? !
Web e algoritmi sono molto più pericolosi di quello che ci appaiono
Google – Facebook – Netflix ecc… sono in grado di orientare le nostre scelte ! Anche se non ce ne rendiamo conto …
Non vogliamo spaventarvi, noi siamo assolutamente convinti che la scienza ha fatto cose incredibilmente buone negli ultimi secoli – ma ora parliamo di una RIVOLUZIONE TOTALE DI UNA CESSIONE DEI NOSTRI CERVELLI A DELLE MACCHINE .
DOBBIAMO AL PIU’ PRESTO ACQUISTARNE ALMENO LA CONSAPEVOLEZZA ... informandoci !
I NOSTRI DESIDERI SONO NOSTRI O INFLUENZATI DAGLI ALGORITMI ?
Molti di noi non lo sanno – ma ci stiamo consegnando agli algoritmi
Più sotto l’esempio del frigorifero che fa la spesa per noi .. è davvero una comodità ?
Chi inserisce i dati per ottenere dei risultati ultili dall’algoritmo, quasi sempre non sa come funziona la scatola ( l’ algoritmo ) dove mette le istruzioni …
Il digitale serviva a gestire i dati – OGGI ha funzioni interpretative e decisionali – funzioni – sino ad ora – LASCIATE SEMPRE AL CERVELLO UMANO E ALLE SUE CONOSCENZE
COSA SONO GLI ALGORITMI ?
Complesse formule matematiche che, in base ai dati inseriti sui nostri comportamenti, portano a delle conclusioni calcolate in base a parametri che gli stessi operatori, quasi sempre, non conoscono a fondo.
L’algoritmo oggi è possibile usarlo per dare risposte a quasi tutto:
- selezione personale
- pubblicità mirata
- scelte di come passare il tempo libero
- scelte di come e dove spendere i nostri soldi
- mode
- destinazioni delle vacanze
- scelta del ristorante
- scelta dei cibi
- scelte dei vini …
- comportamenti umani in genere …
Gli algoritmi non solo descrivono il mondo –
ma lo creano – L’obiettivo di Google è di anticipare ogni nostra esigenza e intenzione, (vedi libro più sotto )
Descritto come una cosa simpatica, il frigorifero che ci avverte di fare la spesa e addirittura ordina per noi quello che manca, sembra una grande comodità, ma ogni volta dovremmo poter prevedere e PROGRAMMARE che quella settimana vogliamo un altro prodotto. Abbiamo trovato una nuova ricetta, ma gli ingredienti non sono compresi in quelli che usiamo normalmente, DOVREMMO INSERIRE OGNI VOLTA NUOVI DATI … ma la realtà è anche che siamo / saremo invasi da sensori che analizzano / analizzeranno, ogni aspetto del nostro vivere e ci indirizzeranno anche se non ce ne rendiamo / renderemo conto …
I RISCHI CONNESSI ALL’ UTILIZZO SPREGIUDICATO DELLE MASSE DI DATI CH REGALIAMO SENZA RENDERCENE CONTO …
Oggi ci fa comodo pagare con carta di credito (tutti i dati sono registrati: quanto, dove, orario ecc..), ci fa comodo usare il navigatore ( facciamo sapere sempre dove siamo, quanto ci fermiamo …), ma già oggi / in futuro gli algoritmi entrano / entreranno sempre più nella nostra vita:
- un programma di computer decide se, nel colloquio di lavoro via internet o no, i nostri gesti e espressioni coincidano con quello che stiamo dicendo … se fossimo geniali o avessimo una personalità molto complessa o imprevedibile, NON rientreremmo nelle formule programmate e saremo scartati da quella possibilità di lavoro perché NON CORRISPONDIAMO ALLO STANDARD RICONOSCIUTO DAGLI ALGORITMI COME IDEALE … magari se parlassimo personalmente potremmo spiegare e se ci trovassimo di fornte ad un selezionatore intelligente potremmo essere capiti …
DOMANI
Stiamo cedendo, sempre più frequentemente, alle entità algoritmiche la gestine delle funzioni amministrative (un algoritmo non può prevedere tutto e se non rientriamo nei parametri standard potrebbe appiopparci una multa saltissima che non meritiamo … anche solo perché abbiamo scritto sbagliato o sulla riga sbagliata .. ma non avremo più a che fare con una persona – lettera – raccomandata per spiegare, ma dovremo interloquire via internet con un algoritmo ..
- idem per multe, spese condominiali, problemi legislativi ecc…
- anche la sanità è coinvolta, tutto bene per screening di massa, ma nei casi specifici diversi – più complessi ? – non revisti dall’algoritmo ???
- se non ci sarà una supervisione umana … o se a un medico saranno affidate per esempio più di 10.000 persone ,come potremo spiegare le nostre ragioni; come potrà, il medico, avere il tempo di leggere tutti i reclami e problemi ricevuti ? Risponderà con moduli standard e noi non riusciremo a risolvere il problema …
- per non parlare dell’istruzione attraverso un algoritmo ... tanti i vantaggi … ma non meno importanti gli svantaggi
- idem sulle valutazioni ai concorsi e se qualcuno manometterà gli algoritmi, tanto complessi che quasi nessuno ne capisce veramente a fondo ?
- idem per le votazioni …
- e per la democrazia in genere !
Non vogliamo spaventarvi, noi siamo assolutamente convinti che la scineza ha fatto cose incredibilmente buone negli ultimi secoli, ma ora parliamo di una RIVOLUZIONE TOTALE DI UNA CESSIONE DEI NOSTRI CERVELLI A DELLE MACCHINE … seguiamo da tempo come giornalisti, conferenze e visitiamo università in tutta Europa e noi, che crediamo nella scienza, siamo preoccupati …
UN LIBRO PER CAPIRE: Che cosa vogliono gli algoritmi – L’immaginazione nell’era dei computer – Ed Finn (direttore del Center for Science and ImmaginationAll’Università dell’Arizona) – editore Einaudi – pp.264 – 20 euro, ma si trova anche a 9 euro per Ebook.
DI COSA PARLA QUESTO LIBRO ?
Gli algoritmi ci aiutano a percorrere le strade delle città, a scegliere un libro o un film, forniscono una risposta a ogni nostro bisogno.
Crediamo in essi come in una formula taumaturgica in grado di svelare ciò che dobbiamo sapere e ciò che vogliamo.
Ed Finn sottolinea come l’algoritmo – ovvero «un metodo per risolvere un problema» – affondi le sue radici non solo nella logica matematica, ma anche nella cibernetica, nella filosofia e nel pensiero magico.
Gli algoritmi dunque non solo descrivono il mondo, ma lo creano, riorganizzando la caotica realtà quotidiana con risultati imprevedibili, inquietanti e talvolta affascinanti.
Spaziando da Snow Crash di Neal Stephenson all’Encyclopédie di Diderot, da Adam Smith al computer di Star Trek, l’autore esplora il divario tra orizzonte teorico ed effetti pratici, esamina lo sviluppo degli assistenti intelligenti come Siri, l’estetica algoritmica di Netflix, il gioco satirico virtuale Cow Clicker, la rivoluzionaria economia dei bitcoin, l’obiettivo di Google di anticipare ogni nostra esigenza e intenzione, le mappe di Uber, la crescita esponenziale di Facebook e molto altro ancora.
PAGI QUELLO CHE GLI ALGORITMI DESIDERANO
Non lo diciamo noi, ma lo afferma Beppe Severgnini su
“ Io donna “, allegato del Corriere della Sera ( pag 21 dell’allegato ” Io donna ” del Corriere della Sera 11.11.17 )
Gli algoritmi controllano e scelgono per noi; anche se non ce ne rendiamo conto …
MA CHI CONTROLLA GLI ALGORITMI ? Nessuno, direbbe Ulisse, ma lo diciamo anche noi dopo quello che abbiamo saputo su queste “misteriose” potenze matematiche chiamate algoritmi.
SCHIAVI DI UN ALGORITMO
Sanno tutto di noi:
-cosa desideriamo,
-possono decidere cosa farci vedere (NOTIZIE, PROGRAMMI ECC…),
-possono suggerirci cosa leggere
-come viaggiare e quanto spendere
-influenzano come mangiamo
-possono condizionare anche il nostro voto ? (forse si, secondo quanto si sta scoprendo negli USA, riguardo alle manipolazioni via messaggi mail da parte della Russia per le elezioni di Trump)
GLI ALGORITMI SONO UN VERO PERICOLO E DOVREMMO TUTTI CERCARE DI CAPIRLI MEGLIO
Il cosiddetto servizio al cliente, nasconde un’insidia … i giganti del web conoscono tutti i particolari della nostra vita, i gusti, dove andiamo, quanto spediamo e possiamo spendere ecc… e vendono i nostri dati a chiunque.
Non si tratta di vivere nel terrore che altri rubino i nostri dati, ma è indispensabile diventare tutti consapevoli di come stanno andando le cose.
Sapevate che il prezzo del vostro volo può essere determinato dal mezzo, luogo e ora, quando ne fate richiesta ?
NON E’ FANTASCIENZA:
Le compagnie aeree hanno smentito, ma Rafi Mohammed, ha appena scritto sulla prestigiosa rivista Harvard Business Review, di avere verificato come le compagnie aeree applichino diverse tariffe (del 6,5%) sul medesimo volo seguendo le informazioni degli algoritmi.
Leonard Barberi, del Corriere della Sera, ha ripetuto l’esperimento e ha scoperto una differenza di costi, per il medesimo servizio, anche del 9% !!!!
Ovvero, il prezzo del volo (o di altro acquisto via internet) che compare davanti a voi può variare in base a:
–geolocalizzazione ( vi trovate in centro città o in periferia …)
–fasce di reddito (individuate dagli algoritmi secondo i vostri precedenti acquisti di categoria alberghi, viaggi, lusso ecc…)
–mezzo di acquisto (lo smartphone è considerato economico, se usate un Mac gli algoritmi vi considerano ricchi … addirittura gli algoritmi distinguono tra i diversi sistemi operativi; quelli di Apple vi fanno considerare di fascia di reddito alta)
–orario di prenotazione e luogo (da un computer in ufficio di mattina si tratta, per l’algoritmo, di viaggio di affari e quindi può essere più costoso).
ADDIRITTURA GLI ALGORITMI SARANNO DETERMINANTI PER VINCERE NELL’ECONOMIA MONDIALE
Se negli USA si scopre l’algoritmo giusto per produrre auto che si guidano da sole, la Germania perderà la supremazia nelle vendite delle auto; che verrà presa dagli USA.
