Presi e/o uccisi, molti degli implicati, direttamente o indirettamente, nell’attentato di Barcellona sulla Rambla.
L’autista dell’attentato forse è vivo e in Francia, ma la caccia è aperta.
Il programma originale degli attentatori, prevedeva un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere la Sagrada Familia, il celeberrimo tempio di Antoni Gaudì simbolo di Barcellona e la passeggiata a mare.
Per fortuna il rifugio dove stavano preparando le bambe partendo da composti chimici è esploso.
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GUARDIAMO I FATTI DA UN PUNTO DI VISTA RAZIONALE E NON EMOTIVO
Anche se non possiamo comprendere come mai non ci fosse un blocco davanti ad una delle passeggiate più ampie e più frequentate del mondo, cerchiamo di essere il più possibile razionali e guardare ai fatti nel loro insieme.
Nonostante la tragedia, dobbiamo riconoscere che le polizie dei vari Paesi stanno lavorando; il fatto che questi terroristi non fossero riusciti a procurarsi dei mitra (i mezzi più pericolosi, usati sino ad ora in Europa, per il numero delle vittime che puossono causare), dimostra che qualcosa ha comuniciato a funzionare. Infatti furono i mitra la causa di un centinaio di morti nel più tragico attentato di Parigi.
Siamo anche soddisfatti di come ha agito la polizia spagnola, dopo l’attentato, riuscendo in breve tempo ad indentificare la situazione, bloccare un secondo attentato e uccidere quasi tutti gli attentatori.
Inoltre, ci risulta che è in atto una grande azione per cercare tutti gli eventuali complici o altri estremisti; anche in Francia.
E’ stata fatta una perquisizione nella casa dell’imam che presiedeva la moschea del luogo dove sono esplose la bombola/e di gas; che dovevano servire per amplificare l’attentato e fare molti più morti. Pare che gli attentatori si fossero radicalizzati per opera di questo imam.
Certo che molto rimane da fare, ma finalmente tutti si stanno rendendo conto che l’Europa deve unirsi; almeno per combattere questo nemico comune.
Da tempo scriviamo che dovremmo imparare dagli israeliani che da tempo convivono con questo rischio. e, come loro, dovremmo insegnare nelle scuole e attraverso la televisione le regole comportamentali più semplici. Vedi al link ” Vacanze sicure “: https://www.donnecultura.eu/?p=19655
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Tre le vittime italiane nella strage di Barcellona, dove un furgone ha investito chi camminava sulla Rambla.
-Bruno Gulotta, 35 anni, residente a Legnano, in Lombardia, era in vacanza nella città catalana con la moglie e i due figli piccoli.
-Luca Russo, 25 anni, era a Barcellona insieme alla fidanzata, rimasta leggermente ferita. Russo abitava a Bassano del Grappa.
La terza persona abitava in Argentina.
I terroristi stavano preparando un attacco molto più grave di quello attuato a Barcellona. Una delle bombole a gas, che dovevano servire per l’attentato, è scoppiata in una casa di Alcanar mercoledì scorso, ma non si era capito che si trattava di terroristi.
Altri cinque terroristi sono stati invece uccisi a Cambrils, prevenendo così il secondo attacco, ma erano addirittura in attesa di progettarne un terzo. Una donna ferita dai terroristi sul lungomare di Cambrils è purtroppo morta in ospedale.
Tutti morti i terroristi, anche quelli ricercati: Moussa Oukabir, autista del furgone investitore a Barcellona (17 anni), Mohamed Hychami (24), Younes Abouyaaqoub (22), di Ripoll, e Said Aallaa (18), di Ribes de Freser; tutti di origini marocchine.
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ore 8.00 18.8.17
‘All’ambasciata italiana in Spagna risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti nell’attentato a Barcellona’. Lo conferma a ‘6 su Radio 1’ l’ambasciatore a Madrid Stefano Sannino.
Dopo l’attacco a Barcellona, di cui diamo la cronaca più sotto, un secondo attacco è stato sventato nella località turistica di Cambrils; quest’ultimo è legato a quello di ieri pomeriggio sulla Rambla
Più sotto la cronaca del 17.8.17
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18.8.17
Il guidatore del pulmino che ha commesso l’atto terroristico è ancora in fuga.
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17.8.17 Ore 22.30
E’ in corso un raid alla periferia di Barcellona.
In periferia era parcheggiato il secondo furgone noleggiato dalla medesima persona che era a bordo del furgone che ha investito i passanti. E’ ipotizzabile che il secondo furgone dovesse servire pe rla fuga.
Attentato a Barcellona – Furgone contro folla – Almeno 13 vittime e 80 feriti alcuni molto gravi
Intorno alle 17 del 17 agosto 2017, un furgne si è scagliato sulla folla di cittadini e turisti lungo la Ramblas nel centro di Barcellona.
www.esteri.it dalla Farnesina; unità di crisi al lavoro
telefono unità di crisi della Farnesina +39 06 36225
Consolato Italiano a Barcellona
Nello scontro a fuoco scaturito in un posto di blocco dopo l’attentato, è morto il sospettato che aveva partecipato all’attentato. Un terrorista è stato arrestato. Un terzo sarebbe in fuga.
L’uomo che ha affittato il furgone usato nell’attentato si chiama Driss Oukabir, di origine maghrebina con permesso di residenza in Spagna.
Confermati 13 morti e 00 feriti.
L’attentato era stato ben programmato da una cellula terroristica composta, pare, da più individui. L’Isis avrebbe rivendicato subito la paternità, ma è tutto da verificare.
17.8.17 ore 19.20
Almeno 2 morti, ma alcuni tra i 39 feriti sono in condizioni molto gravi.
ore 18,45 La polizia starebbe negoziando con l’assalitore o gli assalitori.
La polizia non vuole che si sappia dove stia avvenendo il blitz, per motivi di segretezza della manovra.
Il furgone che ha travolto i passanti sulla Rambla a Barcellona era stato affittato.
Il terrorista o i terroristi a bordo del furgone, hanno iniziato la corsa omicida ad 80 Km orari, da Plaza de Catalunya fin nei pressi della piazza del mercato della Boqueria; a 600 metri di distanza. Il percorso del furgone è stato a zig zag per investire il maggior numero di persone possibile.
Testimoni hanno sentito diversi spari nel mercato de La Boqueria.
16.8.17 ore 18.30
Nessuno può entrare nella zona rossa delimitata dalla polizia.
Asserragliati 2 uomini armati i terroristi che hanno ucciso i passanti a Barcellona sulla Rambla.
Almeno 2 morti e 20 feriti; dopo che un furgone ha investito i passanti.
Forse ci sono ostaggi; ne parla il giornale El Mundo e parla pure di ostaggi.
