Enzo Bettiza fu un’irripetibile corrispondente dall’estero per il “ Corriere della Sera “ e altre testate, ma era anche molto dotato per la letteratura.
Infatti vinse il premio Campiello 1996 con “ Esilio “ (Mondadori).
Iniziò a pubblicare libri a 26 anni con il romanzo “ La campagna elettorale “, nel lontano 1953.
Nato a Spalato il 7.6.1926, è morto nel 2017.
Si era trasferito in Italia nel dopoguerra; scrisse per Epoca, La Stampa, il Corriere e il Giornale, tornando poi alla Stampa.
E’ stato definito un “anticomunista non viscerale, ma informato”.
In realtà ha sempre dimostrato di capire bene le situazioni internazionali; anche prima che si verificassero. Comprese per tempo la fine dell’ URSS.
Lo ricordiamo per la sua acutezza e preparazione, ma anche per i suoi libri:
da “ Il fantasma di Trieste “ a “ L’ispettore “, sempre di Longanesi.
Nel 1993 pubblicò “ Fantasmi di Mosca “, poi “ Esilio “, “ Il libro perduto “ (Mondadori 2005) e “ La distrazione “(Mondadori 2013).
