Gianno Dessi, One in Half, 2015; presentato durante una mostra.
Da NON perdere, se andate a Pechino.
Grattacielo Parkview Green – Pechino
George Wong, ricchissimo imprenditore cinese, ha deciso di arredare con l’arte i quattromila metri quadrati degli spazi commerciali di lusso del suo grattacielo. Nel centro commerciale si incontrano le griffes internazionali più prestigiose del mondo; sia nella moda (come Gieves & Hawkes, la sartoria dei re d’Inghilterra), sia nel mangiare, sia nell’elettronica.
Questo spazio-museo è talmente ricco di arte internazionale, ben presentata, che bisognava venire a Pechino se si vuole vedere l’ultima e la penultima stagione artistica italiana.
Il Parkview Green, è un grattacielo triangolare eco-sostenibile in vetro e acciaio che si affaccia sulla DongDaQiao road; al centro del distretto degli affari di Pechino.
George Wong, grande capitano d’industria cinese (un impero immobiliare di radice familiare, nato a Hong Kong), si è invaghito dell’arte e, a cura di Lorand Hegyi, ha aperto al pubblico il suo grattacielo, il Parkview Green di Pechino.
Lorand Hegyi, è il più inquieto e curioso dei critici d’arte contemporanea europei, ungherese di nascita e lavoro a Saint- Étienne come direttore del Musée d’art moderne; il secondo in Francia dopo il museo del Centre Pompidou.
All’ingresso esterno dell’edificio, l’arte italiana si presenta con tre gigantesche teste, Tre per te, di Gianni Dessì: rossa, gialla, nera.
Il museo è ricchssimo di opere:
- le elastiche sculture rosso-lacca di Chen Weng Ling
- i quadri con dark ladies rosa-shocking di Feng Zhengjie
- Salvador Dalí, del quale George Wong è stato accanito collezionista
- un monolito di lucente acciaio inox rappresenta una delle dentate macchine celibi di Wang Luyan …. e molto altro.
