CAMBIO DI MARCIA SUI CIBI ALLERGENIZZANTI
Una ricerca chiamata Leap, ha stabilito che dare il burro di arachidi precocemente ai bambini riduce drammaticamente il rischio di allergia
Lo afferma un editoriale sul New England Journal of Medicine, riportando i risultati di uno studio su 1300 neonati
In Israele, dove tutti i bambini mangiano un famoso snack a base di arachidi, non si rilevano particolari problemi con questo tipo di allergia.
Dopo aver preso atto di questi fatti, negli USA dove si era sconsigliato di dare arachidi ai bambini per paura delle conseguenze di un eventuale attacco allergico, ora si consiglia, sin da piccolissimi, di cominciare a somministrarne in piccolissime dosi; aumentando via via per tastare e limitare ogni eventuale reazione allergica.
Ora, negli Stati Uniti, si suggerisce:
- burro di arachidi con le prime pappe ( già a quattro-cinque mesi di vita.), come nuovo approccio che aiuta a combattere l’eccesso di allergia tra i bimbi delle nuove generazioni.
E’ vero che il burro di arachidi non fa parte della cucina nostrana italiana, ma la nuova scoperta è tutta americana; da qui il consiglio delle arachidi.
Quello che vale per gli arachidi, è positivo anche per pesce, latte, uova (considerati ultimamente altamente allergenizzanti); quindi abituiamo i piccolissimi a mangiare poco, ma di tutto !!!
Le arachidi erano considerate altamente allegenizzanti e quindi proibite, insieme ad altri cibi allegenizzanti (che favorirebbero le allergie); il nuovo studio americano dimostra che si possa diminuire dell’80% l’allergia tra i piccoli; basterebbe abituarli precocemente ad un cibo considerato allergneizzante.
Cade così un tabù moderno, usando un metodo che si avvicina al principio delle nostre nonne sulla mancata digestione del latte;
- se non si digerisce il latte, a qualunque età, basta aggiungerlo a piccole dosi, e aumentarle nel tempo, a una tazza di tè ogni mattina
- alla fine l’organismo svilupperà quegli enzimi che il nostro corpo aveva perduto (gli antibiotici sono i più pericolosi distruttori di batteri buoni che abbiamo nel nostro corpo).
