L’Europa si è presa meno dell’1% dei 153mila immigrati arrivati in Italia

Ci pare si stia creando una PESANTE situazione di antaginismo, tra popolazione italiana povera e migranti o presunti tali…

FORSE QUESTA E’ LA VERA EMERGENZA LEGISLATIVA …

L’Europa, si è presa meno dell’1% dei 153mila immigrati arrivati in Italia. Con la Grecia siamo accusati dall’Unione Europea di NON RACCOGLIERE LE IMPRONTE DIGITALI DEI MIGRANTI … UN’ACCUSA MOLTO GRAVE E UNA COLPA PESANTE (inutile raccontarci storiellle al riguardo).

Nei fatti, quindi, l’Italia dimostra di contare meno di zero in ambito europeo.

Ma abbiamo anche delle colpe, mandiamo gli sbarcati nei municipi sparsi per tutta Italia e lasciamo dopo, a loro, l’identificazione. Un ritardo che non aiuta la sicurezza interna.

Tempi e modalità complessi di ascolto, rendono tutto ineffciente e insicuro.

Non scriviamo per fomentare l’odio, ma perché ci pare si stia creando una situazione di antaginismo, tra popolazione italiana povera e migranti o presunti tali; e questo è un quadro che meriterebbe dei provvedimenti immediati.

Vediamo nelle strade centinaia di giovani neri senza lavoro,  mantenuti dalle poche tasse pagate dai cittadini italiani, molti dei quali hanno problemi economici.

La maggioranza di questi giovani senza lavoro, non viene da zome di guerra, ma emigra grazie ai soldi accumulati (i veri poveri africani non possono pagare questo tipo di viaggio) con il solo scopo di arricchirsi nel nostro Paese …

La nostra legge permette ai migranti di fare ricorso, dopo essere stati considerati non facenti parte di chi ha diritto d’asilo. In questo modo si prolunga per anni la loro presenza illegale e li dobbiamo mantenere con i soldi dei cittadini. Intanto è sempre più facile che vengano sfruttati o addirittura convinti da estremisti a far parte di gruppi pericolosi per la nostra sicurezza.

Non ultimo la generezione di giovami uomoni che scappa dall’Africa, almeno in parte, dovrebbe forse stare a casa propria a combattere conro l’Isis o dovremo noi mandare i nostri figli a difendere le loro terre dall’Isis che avanza in Africa?

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