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L’inverno, meglio se con il sole, potrebbe essere un momento ideale per una visita.
Piacenza, una meta che non è tra le più gettonate per un week.end, ma che riserva; al viaggiatore attento, molte sorprese.
Leonardo da Vinci scrisse:”Piacenza è terra di passo”.
Importante centro medievale, Piacenza fu l’ideale sosta di passaggio per: principi, re, commercianti, artisti e papi.
Palazzo Farnese è certamente il miglior rappresentante di questa interessante cittadina (da visitare i Musei Civici del palazzo).
Piacenza si offre con molteplici itinerari storici e architettonici:
-medioevale
-rinascimentale
-dal Seicento in poi
-Piacenza città di teatri, musei e musica ecc…
Piacenza città vicina a Bologna per l’accoglienza e la cultura, ma anche a Milano.
Piacenza è da scoprire anche per lo shopping; più economico che nelle più famose città lombarde.
Non ultima, per importanza, la cucina e i prodotti tipici alimentari.
Al sabato si tiene un ricco mercato di frutta verdura e ottimi salumi e formaggi locali.
Da non perdere in città e nei dintorni:
-Palazzo Vescovile e piazza del Duomo
-Palazzo Costa
-Palazzo Cragnani
-Palazzo Farnese,
-tanti altri palazzi e castelli, ma l’elenco sarebbe lunghissimo.
Il consiglio è camminare in centro e guardare con occhio attento; volendo, dopo aver letto una buona guida come quella del Touring.
Da non perdere, se avete abbastanza tempo: Castell’Arcuato
IMPERDIBILE LA CUCINA LOCALE:
Elegante. OSTERIA DEL TRENTINO (40 euro; minimo a testa), cucina piacentina con una accurata ricerca delle materie prime, la scelta è limitata, ma sufficiente, come si conviene al ristorante che non ha piatti “semprepronti-di scorta”. Buoni: antipasti, anilini in brodo (vero brodo fatto secondo le antiche ricette), ossobuco, animelle (ormai introvabili), sbrisolona. Via del Castello 71, Piacenza; tel. +39 0523 324260.
In provincia abbiamo apprezzato l’Antico Caffé a Rivergaro nella piazza principale (non lo trovate su internete, dovete andarci).
Osteria La Carrozza; cucina tipica, prezzo medio almeno 25/30 euro a testa. Solo se volete mangiare la cucina tradizionale; senza lamentarvi se c’è troppo olio, la cucina di una volta era molto condita.
Trattoria La Pireina; chiamato da sempre Da Gnasso; ristorante di antica fama, antipasto di salumi misti e gnocco fritto, bis di primi di tortelli e pisarei, tiramisù della casa. +39 0523 338578, Via Borghetto 137. Il conto è proporzionale alla discreta qualità.
A San Antonio di Castel Arquato; l’unico ristorante. Ristorante Da Faccini – Da 80 anni qui si mangia “tipico piacentino”, salumi ben stagionati, le paste fatte a mano ed i vini della loro cantina. Di fianco la ristorante la bottega alimentare di famiglia.
A pochi passi dal borgo medievale di Castell’Arquato, nella campagna piacentina; località S. Antonio, 29014 Castell’Arquato (PC)
Tel. +39 0523 896340 info@ristorantefaccini.com
——————– INOLTRE:
Abbiamo avuto la fortuna di poter visitare anche due gioielli fuori dagli itinerari più conosciuti:
Auditorium della Fondazione Piacenza e Vigevano (via S. Eufemia 12).
Palazzo Rota Pisaroni – Fondazione Piacenza e Vigevano (via S.Eufemia 13) dove si possono organizzare cene di gala.
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DOVE DORMIRE;
Noi abbiamo scelto l’hotel Roma, centralissimo, senza problemi e con suo parcheggio a pagamento.
Comunque andando su internet (booking.com, tripadvisor.it …) potete sempre scegliere l’occasione migliore; secondo il momento.
Ricordate le regole GENERALI per prenotare via internet cercando i prezzi bassi;
-mai al mattino
-mai dal pc dell’ufficio (lo riconoscono e mettono prezzi da busimess; anche per gli aerei)
-con maggior anticipo possibile; oppure tentate all’ultimo momento, potreste essere molto fortunati (soprattutto in bassa stagione).
