Libri di viaggio – regali per chi vuole arricchirsi culturalmente – viaggiare verso Oriente

Il libro di un vero vaiggiatore è come una perla preziosa che ha molto da insegnarci.

Un libro di viaggio non è una guida, ma molto di più; è l’eperienza dello scrittore e tutta la sua cultura, non solo quella riferita a quel viaggio.

 

LIBRI DI VIAGGIO

Una lettura godibile per trasmettere la curiosità, il costante senso di sorpresa e la capacità di osservazione del vero viaggiatore. 

Due gradi scrittrici, due grandi viaggiatrici poco consociute in Italia

Vita Sackville-West e Freya Stark 

Tutti i loro libri meritano di essere letti, qui ne seganliamo solo due

Vita Sackville-West – Passaggio a Teheran : “Viaggiare è il più personale dei piaceri”: con questa frase Vita Sackville-West introduce i sui ricordi di viaggio in Persia. Si tratta infatti di un piacere privato difficile da comunicare attraverso la scrittura o la parola, che rischiano piuttosto di sortire l’effetto contrario, poiché “non c’è niente di più noioso del viaggiatore che ti assilla con i suoi racconti”. Ma la scrittirce inglese conosce il segreto per trasformare le sue esperienze in una lettura godibile e cercare di trasmettere la curiosità, il costante senso di sorpresa e la capacità di osservazione che accompagnano i veri viaggiatori.

Freya Stark – Una Vetta del Darien : “Se dimenticasse che vive alla fine del mondo l’uccello canterebbe come cantava nel palazzo del tempo passato»: questi versi di Po Chu …

Segnaliamo alcuni classici della letteratura di viaggio e un libro che ci sta particolarmente a cuore.

Secondo noi chiunque si voglia avvicinare al mondo del viaggio; anche prima di un “viaggio di gruppo”, può trarre grandi suggerimenti leggendo i testi di coloro che hanno viaggiato per amore del viaggio e ci possono così trasmettere l’essenza del viaggio, i suoi segreti, le sue sfumature; come apprezzare al meglio un viaggio.

Grande viaggiatore-scrittore d’oriente  è Fosco Maraini che visse, sulla sua pelle e quella della sua famiglia compresa la figlia Dacia, la tragedia dei campi di concentramento giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di lui possiamo ricordare: Ore giapponesi, Segreto Tibet, Pellegrino in Asia. Opere scelte, ma qualunque altro suo libro è un insegnamento per il neofita; e non solo.

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“Il problema del fare un viaggio è che rischi di arrivare”.

Questo è quanto sostenne Manganelli,  docente di letteratura inglese e convinto al viaggio dal suo psichiatra. Manganelli è l’autore, qualcuno si azzarda a paragonarlo al sacro Bruce Chatwin, di “Cina e altri orienti”.

Barocco nel fraseggio, iniziato al viaggio per caso, colto e critico autoreferenziale; definì un gruppo di industriali e politici lombardi in “missione” a Pechino: “…rosse mani allevate a cotechini”.

Scoprì, solo dopo aver viaggiato, che l’oriente fu “il segreto luogo della nascita dello stile” e che: “L’Asia convive letteralmente con la morte e con la provvisorietà”.

Manganelli racconta quello che, ancora oggi, molti “non viaggiatori” potrebbero scoprire leggendo i suoi libri.

Il libro “Cina e altri orienti”, parla anche di Arabia, Irak, Pakistan, Taiwan, Filippine, Singapore, Malesia ecc… sempre da un punto di vista assolutamente personale.

Uno scrittore che, secondo noi, è agli antipodi rispetto alla semplicità dell’eleganza, all’amore per la semplice essenzialità delle culture dell’estremo oriente, ma che può molto piacere ad un certo tipo di lettore.

Dicevamo uno scrittore barocco. Intendendo il barocco, come stile di vita, come pensiero/prodotto artistico e come  antitesi dell’essenzialità della grafica giapponese.  Prendendo la grafica come esempio emblematico di una intera cultura.

“Cina e altri Orienti” di Giorgio Manganelli, editore Adelphi.

“Cina e altri orienti” è il medesimo titolo del libro pubblicato da Bompiani nel 1974; senza la parte che riguarda i viaggi in India.

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Tiziano Terzani non ha bisogno di nessuna presentazione per chiunque sia, anche minimamente, interessato al “Viaggio”. Autore e grande viaggiatore, corrispondente per i più prestigiosi giornali, colto, raffinato e attento scrutatore dell’animo umano.

Di Terzani ricordiamo: “Un indovino mi disse” e “In Asia”, editore Longanesi.

Altri libri che ci sentiamo di raccomandare:

-Giuseppe Cederna: “Il Grande Viaggio”, editore Feltrinelli.

-Pierre Loti: “L’India senza gli inglesi”, editore Edt.

-Norman Lewis: “La dea delle pietre” (tema l’India: dalle riserve dei nativi), editore Feltrinelli.

-Pier Paolo Pasolini: “L’odore dell’India”, editore Garzanti.

-Nicolas Bouvier: “Il pesce-scorpione”, editore La Terza.

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Altri libri di viaggi e storia al link:

https://www.donnecultura.eu/?p=18168