I RAPITORI DEI DUE ITALIANI IN LIBIA, forse, SONO DI AL QUAIDA
Ufficialmente smentita l’ipotesi del colonnello Al Mismari
Il colonnello Al Mismari, portavoce delle Forze armate libiche legate a Khalifa Haftar, dichiara al sito Alwasat: “I due italiani rapiti nel sud-ovest della Libia sono stati sequestrati da una banda criminale e dietro c’è l’impronta di al Qaida”.
——————————————–
Ieri, 21.9.16
I due italiani rapiti in Libia da uomini a volto coperto, in Libia, sono in mano a criminali locali e non a terroristi di matrice jihadista.
I rapitori sono noti alle autorità e si troverebbero ancora nell’area di Ghat; si stanno attuando controlli e blocchi alle possibili vie di fuga.
Il passare dei giorni potrebbe complicare la situazione, in un Paese polveriera. In questa zona e in questi giorni si sta dispiegando la missione Ippocrate (300 militari italiani a Misurata per allestire un ospedale da campo).
I nomi dei rapiti: Danilo Calonego (provincia di Belluno) e Bruno Cacace (residente a Borgo San Dalmazzo; Cuneo): operai Conicos.
Insieme agli italiani sarebbe stato rapito anche un canadese.
I due italiani ed il canadese, sono stati sequestrati all’alba sulla strada che portava verso il luogo di lavoro, presso un’oasi desertica nella provincia di Fezzan.
Si lavora con il massimo riserbo.
