Solitamente non riportiamo i fatti di cronaca nera, ma questa volta vogliamo analizzare un fatto per arrivare a domandarci se non dobbiamo pretendere dei cambiamenti, per tutelare il nostro futuro e quello die nostri figli; una riflessione che va molto oltre questo sciagurato fatto del suicidio di una donna perseguitata nel web.

Tiziana si è suicidata, dopo avere visto pubblicati sui social network sue immagini  e filmati in atteggiamenti inequivocabili.

Sicuramente vittima di un gioco più grande di lei, questa donna NON AVEVA USATO IL ” BUONGUSTO ” E NEMMENO IL BUONSENSO E SI E’ ESPOSTA AL LINCIAGGIO MORALE CHE TANTO ATTIRA GLI  ANIMI PEGGIORI; non è la prima volta che la rete diviene una corrida o un gioco come quello dei gladiatori romani, ovvero lo scatenarsi dei peggiori istinti contro la vittima del momento.

– Nascondersi vigliaccamente dietro uno schermo e una tastiera, fa sentire forti anche i più deboli o coloro che vogliono cercare una cieca e indiscriminata rivalsa per proprie difficoltà o debolezze mentali personali.

Tiziana, aveva iniziato a inviare immagini in topless a mo’ di scherzo, ma poi pare che la cosa sia degenerata.

Sta di fatto che, dopo 11 mesi, le sue immagini pornografiche, nonostante la denuncia, giravano ancora sul web. Così ha deciso di suicidarsi.

Anche dopo il suicidio le sue immagini sono sul web; non tutti i siti che la ritraevano sono stati chiusi. E questo ci sembra un vero scandalo. 

Prendiamo atto che non è semplice, evidentemente anche per la polizia specializzata in materia, cancellare quanto si è messo sul web, nei social network …

UN MOTIVO IN PIU’ PER COMPRENDERE LA NECESSITA’ DI RIFLETTERE E DI PREPARARE NOI STESSI, BAMBINI E NIPOTI AD AVVICINARSI AL WEB CON LA NECESSARIA CONSAPEVOLEZZA E CAUTELA.

ADDRITTURA UN MOTIVO PER METTERE IN DUBBIO SE QUESTE COSEGUENZE SI DEBBANO ACCETTARE O SI DEBBANO PRETENDERE LEGGI ADEGUATE ED UN INSEGNAMENTO NELLA FAMIGLIA E NELLA SCUOLA  CHE PREPARI AD AFFRONTARE QUESTA NUOVA RIVOLUZIONE CHE RENDE L’UOMOO LA DONNA  PIU’ INGENUI POSSIBILI VITTIME.

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” Baciami senza rete “

di Paolo Crepet; psichiatra.

«Questo libro nasce da una scritta vista su un muro di Roma: SPEGNETE FACEBOOK E BACIATEVI. Fantastica sintesi di un pensiero non conformista, un’idea appesa come una cornice in mezzo al fumo degli scappamenti, una finestra abusiva, una sfida all’arrancare quotidiano di milioni di formiche, tra casa e ufficio, tra palestra e centri commerciali, obbligate a connettersi e a essere connesse senza requie, senza pensiero, senza dubbio. Una protesta probabilmente vana, sommersa dalla forzata consapevolezza di poter comunicare solo attraverso la lettura di uno schermo o lo scorrere di parole scarne o di immagini che uno strumento tecnologico può e deve trasmettere senza soluzione di continuità.»

Così inizia il libro di Paolo Crepet.

Questo scritto è un’analisi libera da pregiudizi sui rapporti interpersonali nel mondo digitale.

– Come sarà, da adulto, un bambino nato ” digitale ” ?

– Quali cambiamenti nel suo modo di vivere influenzeranno sentimenti e relazioni sociali ?

– Un tentativo di sottolineare gli effetti collaterali, QUASI SEMPRE NON ABBASTANZA CONSIDERATI E SOTTOVALUTATI, di questa ultima rivoluzione digitale, post- industriale, anche dal punto di vista delle mutazioni antropologiche.

” Baciami senza rete “, di Paolo Crepet, editore Mondadori – Strade Blu, 2016, 18,50 euro.