Perché visitare questa mostra?
-per la sua completezza sul lavoro del grande maestro Signac
-non solo per i famosi quadri di puntinismo, ma anche per gli studi sul colore e gli acquarelli
–i disegni sono molto interessanti e mostrano tutta la padronanza del segno nell’artista maturo
-non ultima la bellissima cornice scenografica offerta dal nuovo museo di Lugano.
La mostra apre la stagione del nuovissimo MASI, Museo d’Arte Svizzera italiana.
Paul Signac: pittura di luce e colore
La mostra rimarrà al MASI sino all’8 gennaio 2017
Curatrice: Marina Ferretti Bocquillon, direttore scientifico del Musee des Impressionnismes di Giverny e corresponsabile degli Archives Signac.
La tecnica che ha reso famoso Signac si chiama “ Pointellisme ” o puntinismo; una tecnica di punti di colore, anche sovrapposti, che lui padroneggiava magnificamente.
Oltre centoquaranta opere: dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, proveniente da privati.
La mostra parte dai primi dipinti impressionisti, sino agli acquerelli della serie dei Porti di Francia; ma non mancano gli anni di mezzo, quelli del Neoimpressionismo, dalla vivacità di Saint-Tropez, a Venezia, Rotterdam e Costantinopoli.
Signac, iniziò a dipingere nel 1882 come autodidatta e venne poi in contatto con gli impressionisti; nel 1882, iniziò a dipingere come autodidatta e venne poi in contatto con gli impressionisti; in particolare con Pisarro, suo maestro per eccellenza.
I lavori di Paul Signac si distinguono per la sua grande conoscenza del colore; ben visibile non solo nei lavori ad olio, ma anche nei numerosi acquerelli che esaltano ulteriormente i riflessi della luce e dell’acqua.
Il catalogo
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione Paul Signac. Riflessi sull’acqua edita da Skira; testi critici di Marina Ferretti Bocquillon, curatrice della mostra e una prefazione firmata dalla curatrice insieme a Sylvie Wuhrmann, direttrice della Fondation de l’Hermitage di Losanna e Marco Franciolli, direttore del Museo d’arte della Svizzera italiana.
