Nel 1639, nell’area in cui è stato registrato il terremoto del 24 agosto 2016, fu segnalato un sisma ‘gemello’ che distrusse entrambi gli abitati di Amatrice e Accumoli.
Nel 1703 avvenne un terremoto ancora più devastante di quello che ricordiamo dell’Aquila nel 2009 e della recente distruzione di Amatrice e dintorni.
Era il 2 febbraio e l’epicentro fu vicino a L’Aquila; si stimano almeno 6.000 vittime in tutto il comprensorio, 800 solo nella chiesa di S.Domenico. Seguì una serie infinita di scosse, per mesi e mesi.
I terremoti devastanti del 1703 furono due, il terzo nel 1706 colpì la Maiella, Sulmona e molti altre località vicine.
Forti scosse precedettero il tremendo terremoto di oltre trecento anni fa; si fecero sentire diversi mesi prima del gennaio e del febbraio 1703,
Forti terremoti c’erano stati anche nel secolo precedente ( 1646 e 1672 ). Nel 1702 la storia ci segnala un disastroso evento a Norcia.
La faglia che passa per il nostro Appennino Centrale e arriva alle Alpi ( Friuli ), ha continuato e continua a muoversi.
Ne sono la prova le oltre 450 scosse che si sono susseguite nelle ultime 24 ore dopo il terremoto del 24.8.16.
Nel 1703 Amatrice fu distrutta insieme a moltissime altre località; anche Roma subì dei danni, come pure l’Aquila.
Da quel 1703, L’Aquila non festeggia più il carnevale, anzi ne ha uno brevissimo; in memoria dell’antico lutto.
Del terremoto del 1639 ci restano queste parole di Carlo Tiberij: “Nuoua, e vera relatione del terribile, e spauentoso terremoto successo nella citta della Matrice, e suo stato, con patimento ancora di Accumulo, e luoghi circonuicini, sotto li 7, del presente mese di Ottobre 1639. Con la morte compassioneuole di molte persone, la perdita di bestiami d’ogni sorte, e con tutto il danno seguito fino al corrente giorno”.
Il 14 ottobre del 1639, altre scosse provocano danni ai seguenti paesi: “Saletta poco, Corsenito quasi tutto, Casale tutto, La Rocca distrutta, Torreto neppure un legno, Colle Baffo solo una casa in piedi, Palsciano buona parte, Santo Iorio tutto sfracassato, Colle Moresco tutto. La Chiesa dei Padri Francescani, La Rocca dei Salli è tutta rovinata. A Cancello dopo Montereale il palazzo del Signorotto locale Ludovico Cerasi e del Digor Gio Paolo Ricci sono completamente distrutti”.
