PER NOI: stare completamente coperta su di una spiaggia con temperature sui 30 e più gradi è motivo di sofferenza fisica.
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La Francia, attaccata più volte dal terrorismo internazionale, fu colpita dopo le vignette del settimanale satirico francese dallo spirito caustico e irriverente Charlie Hebdo che aveva preso di mira una religione poco incline (per esprimerci con un eufemismo) a comprendere la satira. O, forse, anche perché aveva votato una legge contro l’uso del velo integrale; burka ( o burqa ).
Premesso che è chiaro e giusto non esacerbare gli animi; non è detto che non possiamo aprire un civile dibattito sui diritti, doveri e conquiste femminili dell’Occidente.
A chi dice che ci sono problemi ben più grandi del dibattito ” burkini si o no “, diciamo che concordiamo sull’urgenza, ma ci si doveva pensare tanto tempo fa, di risolvere la questione delle 800 moschee italiane mascherate da centri culturali.
Dopo il no ai luoghi di culto del Lombardo Maroni, pare strano che Scientology sia riuscita ad aprire una mega sede, proprio contemporaneamente all’entrata in vigore di questa legge; ma questo è solo un dettaglio ?
Altra impellente urgenza è la preparazione culturale degli imam; basterebbe adeguarsi agli standard di altri Paesi. Perché non si è fatto ???
Ora, rispettando le priorità più urgenti, non vogliamo sottrarci al dibattito sul burkini e, DA DONNE, chiariamo il nostro parere.
Non abbiamo nessuna pregiudiziale sul fatto che ognuno possa vestirsi come gli pare, ma abbiamo anche sperimentato personalmente quanto sia doloroso sudare in spiaggia completamente vestite. In particolare quando la donna è nell’età della menopausa con attacchi di calore improvvisi e violenti !!!
Ne consegue che lo stare completamente coperta su di una spiaggia con temperature sui 30 e più gradi è motivo di sofferenza fisica. Perché agli uomini è permesso fare il bagno in slip e la donna si veste con il burkini ?
A noi sembra un chiaro esempio di sottomissione sessuale e visto che abbiamo alle spalle oltre due secoli di lotte, anche violente, per raggiungere la parità sessuale è giusto accettare che nei nostri confini ci siano donne che devono coprirsi ??? E uomini che non lo fanno ??? Anche se della medesima religione ???
Secondo il premier francese Manuel Valls, il costume da bagno islamico, detto burkini, costituisce: “provocazione” e “visione arcaica” che sottintende le donne come: “indecorose, impure e che quindi dovrebbero essere completamente coperte”.
IN CATALOGNA, Spagna:
“lotta al burkini”
In Catalogna, questo indumento è vietato da tempo in almeno tre parchi acquatici.
Non per motivi ideologici o culturali, ma perché la giurisprudenza spagnola ha sancito che l’indumento è proibito solo nell’accesso ad alcuni scivoli e giostre, perché il costume potrebbe incastrarsi e mettere in pericolo la vita di chi lo indossa.
A proposito di questa polemica, che sta infervorando gli animi della democratica Europa, ci premettiamo di ricordare che nei Paesi Arabi alcuni attivisti hanno, da tempo, iniziato a dare la caccia alle donne che indossano il bikini.
In Marocco lo stato è dovuto intervenire per contrastare gli estremisti che ” danno la caccia al vizio e militano per la virtù ” e agiscono sulle spiagge nel nome dell’Islam.
Non siamo per il dente per dente, ma è una notizia che non può essere ignorata.
Almeno riteniamo corretto porsi la domanda se è giusto che qui in Europa dobbiamo accettare le imposizioni di costumi diversi e contrari alle nostre conquiste femminili.
In un numero sempre maggiore di Paesi mussulmani, noi donne europee dobbiamo, per legge, indossare il velo o il buka o fare il bagno completamente coperte, se siamo fuori dalle strutture alberghiere internazionali; anche questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si parla dell’argomento burkini.
LA NOSTRA PERSONALE ESPERIENZA
UNA CONSTATAZIONE PURAMENTE FISICA
Siamo state a Bali e alle Maldive, non come turiste in grandi alberghi, ma come normali cittadine.
In entrambi i casi abbiamo sofferto molto.
Alle Maldive, raggiungere la spiaggia sotto un sole cocente, completamente vestite è un NOTEVOLE SACRIFICIO E SOFFERENZA !!!
Idem dicasi per tutte le donne che abbiamo visto, anche sui motoscafi, il cui sudore , salato, entrava nei loro occhi.
Senza parlare delle sofferenze che si impongono mettendo abiti coprenti e foulard, ad una donna in età di menopausa e con attacchi di caldo improvvisi, in un clima già particolarmente caldo.
A Bali, dopo avere provato sulla nostra pelle cosa volesse dire coprirsi completamente anche per arrivare in spiaggia, abbiamo sofferto per le bambine e le donne completamente vestite che camminavano o riposavano in spiaggia sotto il sole ( tutte accanto a uomini vestiti solo con pantaloncini corti ).
Ripetiamo che non vogliamo fomentare alcun tipo di controversia, ce ne sono abbastanza e di più serie, ma la libertà delle donne occidentali DEVE valere qualcosa e se ne DEVE tenere conto.
