LA MEMORIA DELLE SOFFERENZE CHE ATTENDONO L’UOMO DURANTE LE GUERRE, E’ DIMENTICATA PERCHE’ LA MENTE DELL’UOMO DIVENTA CIECA QUANDO E’ IMPREGNATA DI ODIO.
Senza l’idea del perdono non c’e’ pace.
Un pensiero che è comprensibile anche a chi non crede, ma vorrebbe evitare, a ogni costo, i dolori delle guerre.
L’UOMO, NELLA STORIA, HA SEMPRE DIMOSTRATO DI NON CAPIRE LA PAROLA PERDONO ED E’ SEMPRE CADUTO NELLA MORTALE TRAPPOLA DELLA GUERRA.
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Le parole di Papa Francesco: “Che grande regalo ci ha fatto il Signore insegnandoci a perdonare per farci toccare con mano la misericordia del Padre!”
“E’ difficile perdonare, eh? Quanto ci costa perdonare”
“Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace”
“Chiediamo a San Francesco che interceda per noi, perché mai rinunciamo ad essere umili segni di perdono e strumenti di misericordia”.
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Più sotto: parole che tutti dovremmo leggere, capire e sulle quali dobbiamo riflettere, anche se non siamo credenti.
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Papa Francesco, continua nei suoi appelli a NON ODIARE; come il miglior metodo contro ” un mondo in guerra “.
Il Papa sa bene che l’odio è la base, indispensabile, per fomentare le guerre e cerca, per quanto gli è possibile, di METTERE IN GUARDIA TUTTI GLI UOMINI !!!
E cerca di placare gli animi:
Papa: “L’Islam non è terrorismo, oppure bisogna parlare anche di cattolici violenti”. Una frase coraggiosa, che è certamente vera; basta pensare alla storia delle Crociate, ma non solo.
All’udienza generale del mercoledì, tenuta nell’Aula Paolo VI:
” Questo mondo è malato di crudeltà “.
” La Polonia oggi ricorda a tutta l’Europa che non può esserci futuro per il continente senza i suoi valori fondanti, i quali a loro volta hanno al centro la visione cristiana dell’uomo…Tra questi valori c’è la misericordia “.
A proposito di misericordia:
Papa Francesco aveva ricordato Il Mercante di Venezia di Shakespere nel messaggio per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (8 maggio 2016); “Comunicazione e Misericordia.
LA MISERICORDIA DEL GRANDE WILLIAM SAKESPEARE, anche per i non credenti:
PAROLE CHE TUTTI DOVREMMO LEGGERE, CAPIRE E SULLE QUALI DOBBIAMO RIFLETTERE:
” La misericordia non è un obbligo. Scende dal cielo come il refrigerio della pioggia sulla terra. È una doppia benedizione: benedice chi la dà e chi la riceve “ (Il mercante di Venezia, Atto IV, Scena I)”.
” La natura della misericordia non si può forzare, cade come la pioggia gentile dal cielo sulla terra in basso: è due volte benedetta, benedice colui che la esercita e colui che la riceve, è potentissima fra i potenti, si addice al monarca in trono più della sua corona “.
” La misericordia è al di sopra di questo potere scettrato, essa ha il suo trono nei cuori dei re, è un attributo dello stesso Dio; e il potere terreno appare più simile a quello di Dio quando la misericordia tempera la giustizia. Perciò, Ebreo, sebbene giustizia sia ciò che chiedi, considera questo, che seguendo giustizia nessuno di noi conoscerebbe la salvezza: noi chiediamo misericordia e quella stessa preghiera insegna a noi tutti a compierne gli atti “.
