I bimbi oggi, ” nascono” con un cellulare sui cui tasti si può giocare per intere giornate; che cosa sapranno capire del mondo reale , da grandi ? E gli adulti che affidano ogni momento libero al gioco su internet ?
Il gioco, nella nostra epoca di cultura decadente, rischia di divenire la chiave interpretativa di tutto quello che ci circonda … purtroppo anche della nostra sorte ???
Umberto Eco, nell’introduzione dell’edizione della Piccola Biblioteca Einaudi di Homo ludens, mette in luce anche il merito, dell’autore, di avere posto la questione di che cosa sia gioco e cosa non lo sia.
Un argomento ostico, non facile, ma non per questo da ignorare.
Oggi parliamo tanto di ludologia e ludicizzazione come una branca delle nuove scienze sociali, ma dove sono i limiti tra serio e faceto ?
Forse il tempo di pensare che stiamo vivendo in una grande Las Vegas, è terminato. Conviene mettersi a pensare; seriamente. Ce lo stanno imponendo i fatti della cronaca quotidiana.
Homo ludens: un libro per provocare e incuriosire, un impudente gusto interdisciplinare. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1939 in lingua tedesca. In Italia è apparso, per la prima volta, nel 1946. Un libro che, a noi, pare quanto mai attuale.
Homo ludens, ed. Piccola Biblioteca Einaudi, 20 prezzo di copertina; 17 euro su internet.
