James A. Michener, l’autore di ” La baia “, nasce povero a New York intorno al 1907, si arruola nella Marina e scrive il primo libro ” ” Nostalgia del Pacifico ” quando ha già quaranta anni; l’anno dopo vince il premio Pulitzer.
Viaggiò sempre, la sua scrittura ben esprime realtà e finzione, ma una finzione che serve solo per approfondire la realtà.
” La baia “, di James A. Michener, ci parla degli Stati Uniti e della loro storia attraverso i quattro secoli che separano la vita della tribù dei Susquehannocks, siamo nel 1500 nell’intatto paradiso del Maryland, sino al 1978, dopo il Watergate.
La scoperta della Magica Foglia (di tabacco) e l’arrivo del grande vascello del conquistatore bianco, sconvolgono la vita di una tribù di indiani che vive immersa nella serenità della natura.
Il capo tribù forte e mite, divide con i bianchi i prodotti della terra, ma presto scoprirà l’avidità dell’uomo bianco e la pace sarà solo un ricordo.
Un libro ricco di: storie, persone, problemi, religioni, miti e atroci delusioni.
Vi si racconta di uomini: ricchi, poveri, violenti, giusti e assassini.
Uscito per la prima volta nel 1978, oggi ripubblicato dall’editore e/o, il libro è una saga, anche familiare, dove non mancano le guerre, anche di religione.
Un grande viaggio attraverso il tempo, la storia e gli uomini; sempre diversi e sempre eguali.
” La baia “, di James A. Michener, diversi editori; in internet da 19 a 11 euro circa.
