– Un grandissimo artista per i più sfortunati del pianeta.
TIM ROBBINS E’ LA VERA ATTRAZIONE DEL FESTIVAL DI SPOLETO DEL 2016
Tim Robbins, da vero maestro, ci trasporta nella magia del teatro. Nessuno può rimanere indifferente ai suoi lavori teatrali.
Vero teatro, vero impegno.
Il suo Arlecchino, attualissimo, si rifà ai giullari del Cinquecento. Tempi in cui le differenze economiche erano abissali; la medesima direzione verso la quale ci stiamo muovendo oggi.
L’Arlecchino di Tim Robbins parla delle differenze tra servo e schiavo.
Le ricerche storiche ci dicono che nell’Italia del ‘500 esistevano servi, ma anche veri e propri schiavi; infatti si trovano dipinti di Arlecchini con la pelle nera.
I giullari, all’epoca, erano chiamati a corte anche dal re di Francia; perché il re voleva conoscere gli umori del popolo.
In Italia il Gonzaga, duca di Mantova, fece invece uccidere degli attori; perché si sentì offeso dalla loro recita.
Dal 30 giugno al 3 luglio a Spoleto: “ HARLEQUINO, ON TO FREEDOM ” (Arlecchino sulle ali della libertà) ed una rilettura di: “ 1984 ” di Geroge Orwell.
Nel 2014 Tim Robbins presentò a Spoleto “ Sogno di una notte di mezza estate ”.
L’ambizione di Tim Robbins non è l’applauso nei grandi teatri, ma: “ Insegnare a recitare in un carcere di massima sicurezza ”.
Saranno il teatro, i libri e non le bombe a salvare il mondo ???
Arlecchino, Colombina e Pantalone potranno più degli aerei autopilotati ?
Robbins è convinto che saranno i semplici esseri umani e non gli eroi a salvare il mondo.
Anche a noi piace pensare che questo si avveri. Ecco cosa fa il grande teatro; ci lascia dentro la speranza più grande e CI TRASPORTA IN UNA DIMENSIONE DI VITA PIU’ UMANA. CI AIUTA A VIVERE MEGLIO.
GRAZIE TIM ROBBINS !!!
