Le statistiche ci dicono che le disuguaglianze tra i redditi hanno raggiunto i livelli di cento anni fa.
Solo l’1% della popolazione possiede lo stesso quantitativo di denaro di tutto il rimanente 99% insieme.
Le cause sarebbero 4:
-il potere del capitale sul lavoro
-il capitalismo oligarchico (la rendita che cresce più della crescita, mentre l’ascensore economico si è bloccato; nessuno, o quasi, può più arrivare, dal nulla, ad alti livelli di studio e altro se non parte già privilegiato)
-l’individualizzazione dei lavoratori
-arretramento della politica (negli ultimi 30 anni sono stati favoriti i ricchi e i poveri sono stati oberati di spese; aumentate vertiginosamente anche come tasse; vedi i costi dell’acqua potabile, dell’elettricità, delle spese per un avvocato, medico specialista …le spese per un nuovo computer, telefonino, linee di collegamento al web, stampante, affitti delle case ecc… spese inesistenti sino a 30 anni fa; rispetto a salari sempre più bassi).
Tutto questo, in breve, significa che ultimamente le leggi hanno favorito i ricchi e danneggiato i lavoratori.
Togliendo le tasse di successione, si sono concentrati capitali in poche mani che non hanno nessun bisogno di lavorare, ma possono investire molto denaro nella finanza; invece di investire in aziende che creerebbero posti di lavoro.
— NON DOVREMMO DIMENTICARE CHE NEL 1963, NEGLI STATI UNITI, L’ALIQUOTA DI TASSE PIU’ ALTA ERA DEL 91% !!!
-Oggi, sempre negli Stati Uniti un amministratore delegato paga il 17% di tasse, contro il 34% della sua segretaria !!!
Forse prima i ricchi pagavano troppo .. ma ora … vanno nei paradisi fiscali e non pagano nulla.
In questo modo, oltre a danneggiare gravemente chi guadagna poco, lo stato non potrà mai disporre delle cifre necessarie per pagare ospedali, scuole, università ecc.. In tutto il mondo ormai nessuna grande società paga le tasse dove riscuote denaro, ma ha una sua sede nei paradisi fiscali.
Furono i soldi delle, ALTISSIME, tasse dei ricchi americani, ben ridistribuiti, che CREARONO LA MIDDLE CLASS PIU’ FLORIDA DELLA STORIA.
E la stessa cosa successe in Europa, un poco più tardi.
Oggi cosa possiamo fare ?
Gli autori del libro “ Diseguaglianze. Quante sono, come combatterle “, propongono le loro idee:
-RIDIMENSIONARE LA FINANZA
-LIMITARE LA RENDITA
-DISTRIBUIRE MEGLIO I BENEFICI DELLE TECNOLOGIE
-INTRODURRE UN SALARIO MINIMO (ma come si fa se i vari Paesi hanno sempre meno entrate dalle tasse; che ormai pagano solo i più poveri ? Almeno in Italia)
-RIDURRE I SUPER-REDDITI
-AIUTARE L’ISTRUZIONE PUBBLICA (ma rimane sempre il problema da come reperire i soldi, se chi potrebbe pagare tanto di tasse, può non pagare nulla nei paradisi fiscali).
“ Diseguaglianze. Quante sono, come combatterle “, di Maurizio Franzoni e Mario Pianta; editore Laterza, 14 euro.
Non ci resta che augurarci, che quanto proposto da questi economisti, non sia SOLO l’ennesimo trucco per diventare ricchi, loro, vendendo il libro ….
