Foto di copertina:Afghanistan-rovine-fortezza-di-Samaquli-VIII-e-X-secolo.
Resti-di-Shar-I-Zoak-città-rossa-annientata-da-Gengis-Khan-nel-XIII-secolo.
Mano di una grande statua a Mes-Aynak; dove è stato trovato un migliaio di queste meraviglie.
Un Paese ricco di cultura, un Paese dove da sempre si combatte, salvo brevi periodi di pace.
Proprio questo Paese martirizzato da incursioni estranee, ci rivela al satellite bellezze sconosciute sino ad ora.
Ora Kabul per salvare questi reperti, anche in zone molto pericolose, si rivolge all’UNESCO.
E’ stato l’occhio elettronico della NATO a scoprire queste meraviglie; nascoste sul territorio afghano.
Si tratta di:
– 4 antichi monasteri buddisti
-un migliaio di grandi statue
-un tempio dedicato al culto zoroastriano
-fortini islamici
-cavanserragli
-preziosi resti di insediamenti di nomadi.
Qui le invasioni, che ricordiamo, risalgono al persiano Dario il Grande e non si concludono con l’Armata Rossa della Russia Comunista, ma continuano sino ai giorni nostri.
I talebani fecero saltare i famosissimi grandi buddha di Bamiyan.
Oggi i cinesi stanno bucando la terra con insediamenti minerari, ma ora dovranno fare i conti con l’UNESCO; priorità assoluta agli scavi archeologici.
In una terra devastata dalla guerra; la cultura porterà uno spiraglio di pace ?
