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Dal 13 marzo al 25 settembre 2016.
IL PROGETTO “ANTICHE CIVILTÀ. CINA E VENETO”
LE MOSTRE “MERAVIGLIE DELLO STATO DI CHU” E “BEFORE VENICE. THE EARLY VENETIANS”
Foto: lacca su legno
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Più sotto informazioni sul MUSEO PROVINCIALE DEL HUBEI, Cina.
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MERAVIGLIE DELLO STATO DI CHU
13 marzo – 25 settembre 2016
Museo Nazionale Atestino di Este (PD) Museo Archeologico Nazionale di Adria (RO) Museo d’Arte orientale di Venezia
Ideazione e organizzazione: Cultour Active
Coordinamento: Vincenzo Tinè, Daniele Ferrara, Simonetta Bonomi (MiBACT) Curatori: Adriano Madaro e Wang Jichao
Promotori del progetto:
Comune di Este, Comune di Adria
MibacT – Polo Museale del Veneto e Soprintendenza Archeologia del Veneto Con il contributo di: Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro. e Regione del Veneto
PER LA PRIMA VOLTA IN EUROPA LE TESTIMONIANZE E LA STORIA DELL’ANTICA CIVILTÀ DELLO STATO DI CHU.
Due storie parallele nel tempo ma che si avverano a più di 8 mila chilometri di distanza: nelle antiche terre dei Veneti, tra Po e Adige, e lungo le sponde del Fiume Azzurro, in quella che poi sarà la Cina.
In questi fertili territori, nel millennio che precede l’era cristiana, si affacciano alla storia due grandi civiltà, capaci di proporre manufatti di straordinaria raffinatezza e di accogliere il meglio della cultura locale e dei popoli contemporanei.
Civiltà che diventeranno parte integrante e costituente di realtà molto più potenti: l’Impero Romano nel caso dei Veneti, il regno di Qin per il futuro Celeste Impero.
Un accordo tra Italia e Cina, e più precisamente tra Veneto e la Provincia cinese del Hubei, consente per la prima volta in Europa di scoprire le testimonianze, davvero magnifiche, della civiltà dell’antico Regno.
Come, successivamente, una Mostra allestita al Museo Provinciale del Hubei, consentirà ai cinesi di avvicinarsi alla grande storia che precedette di secoli la nascita di Venezia.
A rendere del tutto eccezionale questo progetto (promosso, per parte italiana, dai Comuni di Este e di Adria, dalla Soprintendenza Archeologia del Veneto, dal Polo Museale del Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Regione del Veneto) è l’esposizione dei “reperti ospiti” dal Museo Provinciale del Hubei accanto alle coeve testimonianze territoriali esposte nei Musei Nazionali Archeologici di Este e di Adria, sedi delle mostre.
Nato come piccolo regno militare, Chu si espanse al punto da diventare, sul finire del Periodo delle Primavere e degli Autunni (770 – 454 a.C.), una vera e propria potenza e visse il suo momento di massimo splendore nel successivo Periodo degli Stati Combattenti (453 – 221 a.C.).
L’impressionante qualità e stato di conservazione di reperti archeologici rinvenuti nella provincia di Hubei, cuore dello stato di Chu, in uno straordinario contesto archeologico di recente scoperta, testimonia come la supremazia del regno fosse culturale, prima ancora che militare.
Armi e giade che rappresentano i due punti estremi dello Stato di Chu: la supremazia terrena attraverso la guerra e il consenso celeste attraverso l’offerta del bene più prezioso.
Bronzi rituali ding e dui, indicatori della ricchezza e del prestigio della classe nobile.
La loro forma, le fantasiose cesellature e le iscrizioni votive sottolineano la grande abilità degli artigiani di Chu, in continuità con la gloriosa tradizione dei bronzi Cinesi fin dalla più profonda antichità.
Lacche straordinarie sono tra gli oggetti più sorprendenti, solo se si pensa che esse sono di legno e che grazie alla laccatura ci sono giunte pressoché intatte dopo oltre due millenni e mezzo.
Persino strumenti musicali, parte di vere e proprie orchestre, sono segno di una padronanza dell’arte musicale senza eguali al mondo nel V secolo a.C.
Le campane di bronzo niuzhong e yongzhong costituiscono senza dubbio i reperti più identificati con la cultura dell’epoca. La loro forma del tutto originale e la speciale lavorazione oltre a farne oggetti d’arte in sé sono espressione di eccezionali sperimentate conoscenze nel campo della musica.
La morfologia del vasellame rituale della Cina antica fornì il modello di riferimento per i contenitori bronzei dei secoli successivi.
L’interazione con il passato è un tratto distintivo dell’immaginario intellettuale e artistico della cultura cinese. Durante la più tarda dinastia Qing (1644-1911) vennero infatti riproposti ding, guang, jué e i motivi decorativi che caratterizzavano i vasi tradizionali più antichi, sebbene arricchiti da maggior varietà esornativa e coloristica grazie al gioco di incrostazioni in oro e argento. Presso il Museo d’arte orientale di Venezia si conservano bronzi Qing che riprendono le antiche forme e testimoniano il gusto collezionistico della corte e dell’aristocrazia del XVIII e XIX secolo.
Dai corredi funerari di alcune tombe nobiliari, la direzione del Museo provinciale del Hubei nella città di Wuhan, ha scelto reperti di particolare interesse e bellezza che vanno a formare il “corpo” di questa Mostra, suddivisa in tre sedi, ma di concezione unica. Con l’organizzazione di Cultour Active, per la prima volta una Mostra di tesori archeologici sarà completamente rivisitata integrando l’allestimento espositivo in modo dinamico, multimediale e coinvolgendo il pubblico in un’esperienza multisensoriale.
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Una mostra con 3 prestigiose sedi:
Museo Nazionale Atestino; Via G. Negri 9/c, Este (PD)
Museo Archeologico Nazionale di Adria; Via G. Badini 59, Adria (RO)
Museo d’Arte Orientale di Venezia – Ca’ Pesaro; Sestiere Santa Croce n. 2076, Venezia
Quattro sono i punti forza del progetto “Antiche Civiltà. Veneto e Cina” e della mostra di archeologia cinese in Italia “Meraviglie dello Stato di Chu”, che del progetto rappresenta il primo step e a cui farà seguito la mostra di archeologia veneta in Cina “Before Venice. The Early Venetians”.
Si tratta di caratteristiche uniche che fanno di questa esperienza una novità sostanziale nel quadro delle esposizioni archeologiche di civiltà extra-europee in Italia e dell’interscambio culturale tra il nostro paese e la Cina.
1. COSA
I reperti archeologici appartengono a corredi funerari del Regno di Chu (V-III secolo a.C.) che giungono per la prima volta in Europa dal museo provinciale dello Hubei. Tra di essi vi sono contenitori rituali in bronzo, strumenti musicali, armi e oggetti preziosi in giada e legno laccato. Peculiari condizioni di deposizione, nell’ambiente umido dei laghi affacciati sul Fiume Azzurro, hanno consentito la conservazione di materiali organici, come legno, vernice, cuoio e seta , che si presentano a noi come se oltre duemila anni non fossero passati.
Tre straordinari strumenti musicali, due campane e un’arpa, sono alla base del tema prescelto per l’esposizione nella sede di Este: la tradizione musicale dello stato di Chu, grazie anche alle ricostruzioni dinamiche proposte dal Museo dello Hubei.
Le alabarde, una stupefacente balestra lignea, armature e parti di un carro da guerra creano ad Adria un significativo collegamento con la famosa “Tomba della biga” e con quella “Arte della Guerra”, che il famoso testo di Sun Tzu in quella stessa epoca per la prima volta teorizzava e di cui ancora i moderni manager fanno tesoro.
2. COME
Modalità di esposizione e narrazione di tipo multimediale, interattivo e immersivo, trasformano questi reperti archeologici in testimoni espliciti della cultura che li ha prodotti.
L’obiettivo è quello di andare oltre il carattere meramente “esotico” e una percezione puramente estetica di questi oggetti, troppo spesso relegati nelle esposizioni tradizionali ad incomprensibili feticci di civiltà aliene.
Il visitatore italiano e straniero – tutti i testi e gli audio sono tradotti in inglese – è coinvolto da un ricco apparato grafico e multimediale (suoni, immagini, profumi e oggetti da toccare) e da guide specializzate in un’esperienza narrativa da cui emerge culturalmente arricchito e pienamente consapevole del senso storico di ciò che ha visto e della “vicinanza” antropologica di due mondi geograficamente lontanissimi.
3. DOVE
Per la prima volta in Veneto, a Este e a Adria, due città dalla storia millenaria, viene organizzata una mostra archeologica di rilevanza nazionale.
Le due sedi espositive coincidono con musei archeologici nazionali, che, per quanto ben noti agli addetti ai lavori, non hanno ancora quell’appeal che meritano presso il grande pubblico.
La scommessa è quella di esaltare il richiamo esercitato da questi musei storici su chi ancora non li conosce, grazie all’attrattiva rappresentata dal un rlevante evento espositivo e integrare entrambi – mostre e musei – in un un’offerta turistico-culturale che si estende a due territori dalle spiccate qualità turistiche: i Colli Euganei e il Delta del Po.
Cultour Active Srl via Tomaso da Modena 11, 31100 Treviso www.cultouractive.com C.F./P.I. e R.I. TV Cap. sociale: Cultura in movimento t. 0422 58 36 54 / f. 0422 54 24 13 info@cultouractive.com 04418880268 euro 10.000,00 i.v.
4. PERCHÉ
La strategia espositiva è orientata ad un vero interscambio culturale e non ad un semplice prestito unidirezionale, come tipicamente avviene.
Le antiche civiltà di Chu e dei Veneti antichi sono messe in relazione l’una con l’altra, grazie alla sostanziale contemporaneità storica e alla contestualizzazione dei loro oggetti-simbolo nei musei delle civiltà ‘altra’.
Le convergenze e le dissonanze sono rese trasparenti e comprensibili in un gioco di rinvii reciproci, che mette in rilievo le specificità ma anche alcune caratteristiche comuni nelle modalità di strutturazione sociale e di rappresentazione del potere tra queste civiltà protostatali geograficamente agli antipodi.
IN CONCLUSIONE
In estrema sintesi quella che viene offerta al visitatore, prima italiano e poi cinese, è una chiave per comprendere e assimilare i fondamenti storici e culturali di civiltà finora concepite come sostanzialmente aliene.
Attraverso i reperti con modalità multimediali sono comunicate le innovazioni tecniche e le dinamiche socio-culturali che li hanno prodotti, superando il livello ancora consueto di mera esposizione paratattica e feticistica di “cineserie” trattate come puri exotika.
A livello politico, le connessioni sviluppate dal progetto culturale consentiranno di sviluppare relazioni proficue anche in ambiti economici collegati alla produzione artigianale, industriale e al commercio. In questo senso è allo studio anche l’ipotesi di creare punti informativi sulla mostra di archeologia italiana in Cina in alcuni dei principali centri commerciali e outlet locali di moda italiana.
Vincenzo Tiné
INDIRIZZI
Museo Nazionale Atestino
Via G. Negri 9/c, Este (PD)
Orario: 9:00 – 19:00 – tutti i giorni
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Museo Archeologico Nazionale di Adria
Via G. Badini 59, Adria (RO)
Orario: 9:00 – 19:00 – tutti i giorni
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Museo d’Arte Orientale di Venezia – Ca’ Pesaro
Sestiere Santa Croce n. 2076, Venezia
Orario: 10:00 – 17:00, dall’1 aprile orario: 10:00 – 18:00.
Dal martedì alla domenica.
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MERAVIGLIE DELLO STATO DI CHU
13 MARZO – 25 SETTEMBRE 2016
MUSEO NAZIONALE ATESTINO DI ESTE (PD) MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ADRIA (RO) MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI VENEZIA
CALENDARIO EVENTI
VISITE GUIDATE
INCLUSE NEL COSTO DEL BIGLIETTO
ESTE E ADRIA
ESTE domenica 17 aprile, 22 maggio, 19 giugno ADRIA domenica 24 aprile, 29 maggio, 26 giugno
Ore 17.00 Visita guidata alla mostra inclusa nel costo del biglietto
IL RITUALE DEL TÉ
ESTE
Lunedì 4 aprile, lunedì 2 maggio, 6 giugno, 4 luglio, 5 settembre alle ore 17.00
Biglietto evento € 10,00
In collaborazione con Paolo Candeo, un viaggio nell’antico rito del Te – con degustazione”
Per info e prenotazioni: + 39 392 904 80 69
INTERVISTE SENZA TEMPO
ESTE E ADRIA
Este: un venerdì al mese
Adria: un venerdì al mese
date dipendenti dalla disponibilità degli ospiti
Incontri e conversazioni con scrittori, archeologi, storici, musicisti sul tema “Cina – Italia, così lontane, mai così vicine”.
Interverranno: Attilio Andreini – Ca’ Foscari, Sabrina Rastelli – Ca’ Foscari, Adriano Madaro.
TASTE THE PAST® ESTE E ADRIA
Una volta al mese – il giovedì alle ore 17.00 Da Maggio a settembre
Cultour Active Srl via Tomaso da Modena 11, 31100 Treviso Cultura in movimento t. 0422 58 36 54 / f. 0422 54 24 13
– Il Tè
– Il riso
– Le verdure e cereali -L’anatra
– Il maiale
– Speciale giuggiole
– Le ciabatte (Adria)
INVASIONI DIGITALI
Dal 22 aprile all’8 maggio (date da confermare)
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Il progetto è stato promosso dai due Comuni, dalla Soprintendenza Archeologia Veneto, dalla fondazione Cariparo e dalla Regione.
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MERAVIGLIE DELLO STATO DI CHU
13 MARZO – 25 SETTEMBRE 2016
MUSEO NAZIONALE ATESTINO DI ESTE (PD) MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ADRIA (RO) MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI VENEZIA
IL MUSEO PROVINCIALE DEL HUBEI
La Provincia del Hubei, situata al centro della Cina e attraversata dallo Yangtzekiang, il mitico Fiume Azzurro, è uno dei maggiori “serbatoi” storico-culturali dell’ex Celeste Impero.
Sede di antiche civiltà che risalgono al XVII secolo a.C. e territorio oggi disseminato di 15.000 siti archeologici catalogati, nel suo capoluogo – Wuhan – sorge uno dei musei più prestigiosi dell’intero Paese : il Museo Provinciale del Hubei. Fondato nel 1953 come “Ufficio promotore” del grande complesso che tra il 1959 e il 1963 verrà costruito nel distretto di Wuchang, nell’area panoramica di Donghu, il Lago Orientale, esso copre una superficie di 81.909 mq (49.611 mq di aree espositive) ed è oggi in fase di ulteriore sviluppo edilizio.
Aperto al pubblico nella primavera 1963 con una sala di 3.000 mq, alla quale seguirono negli anni sale permanenti alimentate dalla straordinaria quantità di reperti provenienti dai numerosi scavi archeologici, tra le quali (1999) una di 5.717 mq interamente dedicata allo straordinario complesso di campane di bronzo, il Museo è assurto a notorietà mondiale con le scoperte relative al mitico Stato di Chu (453 – 221 a.C.), al quale nel 2007 venne dedicato uno spazio di 13.427 mq.
È questo il cuore del Museo: i bronzi, le giade e le lacche del Regno di Chu, spazzato via nel 221 a.C. dalle armate del leggendario Primo Imperatore Qin Shi Huangti, costituiscono il patrimonio più celebrato fra gli oltre 140.000 reperti custoditi. Oltre 1.000 di questi reperti sono catalogati nella lista dei “Tesori nazionali”.
Le collezioni del Museo del Hubei sono suddivise in undici grandi sezioni.
Si inizia con quella preistorica dell’Uomo di Yunxian, popolazione vissuta un milione di anni fa lungo il medio corso del fiume Yangzi della quale sono venuti alla luce crani e altri fossili del Paleolitico; segue la sezione dedicata alla Cultura preistorica di Quijialing antica di 8.000 anni che testimonia l’esistenza di popolazioni sedentarie lungo il corso del grande fiume; quindi la Civiltà del bronzo detta “di Panlongcheng” risalente alla Dinastia Shang (1600 – 1046 a.C.).La successione storica continua con La Tomba del Marchese Yi di Zheng e con Le testimonianze di Jiuliandun, le due sezioni centrali con i preziosi reperti dello Stato di Chu, quelle che fanno la differenza con tutti gli altri Musei della Cina.
E ancora : L’arte degli oggetti in lacca delle Dinastie Qin e Han (221 a.C. – 220 A.D.),
La scrittura nella Storia (strisce di bambù con incisi ideogrammi, Dinastie Qin e Han), L’arte della Terra e del Fuoco (collezione di antiche porcellane dalla Dinastia Tang alla Dinastia Qing, 618 – 1911), Tomba del Principe Liangzhuang:Tesori dell’èra di Zheng He (il ricchissimo corredo di porcellane, gioielli, giade, lacche di una tomba principesca della Dinastia Ming) e infine la sezione Dipinti e calligrafie delle Dinastie Ming e Qing (1368 – 1911).
Cultour Active Srl via Tomaso da Modena 11, 31100 Treviso www.cultouractive.com C.F./P.I. e R.I. TV Cap. sociale: Cultura in movimento t. 0422 58 36 54 / f. 0422 54 24 13 info@cultouractive.com 04418880268 euro 10.000,00 i.v.
