Una mostra che va al di là di ogni fantasia. Se volete stupirvi, non perdete questa mostra.
Preziosa impugnatura di un bastone.
Al centro impugnatura in avorio cesellato su bastone rosso; origine Giappone.
Preziosi ceselli nell’avorio; impugnature di bastoni.
Cesello in avorio per questa impugnatura di bastone.
Nell’occhio del manico di questo bastone si nasconde una lente che rivela UNA FOTOGRAFIA DI DONNE NUDE.
Manico con forma di testa di elefante.
Un pericoloso stiletto si nasconde nel manico di questo bastone.
Manico rivestito di pelle di squalo.
Prezioso intaglio dell’impugnatura di un
bastone.
Dal bastone si toglie un corno da suonare per la caccia alla volpe.
Un antico cratere apulo, del IV secolo a.C., apre la mostra. Due personaggi in conversazione si appoggiano ad un bastone.
Non semplici bastoni, ma oggetti di prestigioso artigianato ricchi di sorprese:
– dal bastone che contiene una canna da pesca a quello con le posate d’argento per il pic-nic; dal bastone con fucile nascosto a quello con i dadi da gioco o il corno per la caccia alla volpe ….
Avori sapientemente elaborati, immagini di animali di straordinaria bellezza, un delfino finemente cesellato dalla donna che lo regalò al marito e poi i bastoni che celano immagini a fondo sessuale … tutto ben nascosto, impossibile da vedersi se non si sa dove guardare …
Bastoni giapponesi con pomello in avorio finemente cesellato, manici in pelle di squalo e bastoni costruiti con una piccola parte della colonna vertebrale di una balena …
Di ogni epoca e di molti materiali anche assai preziosi; un mondo che incanta.
Ma non basta, troverete anche il primo “volantino” pubblicitario di quello che diventerà poi La Rinascente di Milano e molto altro.
1. maggio – 4 settembre 2016
BASTONI CHE PASSIONE
Dalla collezione di Luciano Cattaneo
…. un dialogo serrato che permette di immergersi nello spirito dell’epoca.
I bastoni da passeggioraccolti da Luciano Cattaneo hanno offerto la possibilità di svelare un aspetto curioso della moda tra Ottocento e Novecento.
In passato simbolo di potere, sostegno, strumento di difesa o complemento del vestiario, per alcuni decenni il bastone è stato inoltre un accessorio assolutamente imprescindibile, declinato in innumerevoli forme e materiali – legno, avorio, metallo, cuoio, ecc. – per adattarsi a ogni momento della vita sociale e da scegliere con cura, perché specchio della personalità di chi lo esibiva.
Le signore amavano spesso sostituirlo con un grazioso ombrellino, come si può vedere in mostra in alcune fotografie e nel frizzante ritratto che Giovanni Boldini dedica a un’elegante esponente dell’alta società.
La rassegna intende contestualizzare i bastoni selezionati sia dal punto di vista storico che della moda: ad essi sono infatti accostati abiti coevi, fotografie (molte del celebre fotografo Roberto Donetta), riviste illustrate, dipinti (Bernardino Pasta, Feragutti Visconti, ecc.), in un dialogo serrato che permette di immergersi nello spirito dell’epoca.
COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica.
Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate.
La Pinacoteca è di fronte alla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi a piedi, in 10 minuti, o con l’autobus.
