Quale tra gli aspiranti alla presidenza della Casa Bianca, sarà più favorevole all’Europa e agli europei ?
Se alla Casa Bianca arriverà un isolazionista (come Trump o Sanders), l’Europa rischia di essere abbandonata al proprio destino.
Protezionismo economico e isolazionismo politico da parte degli USA, è la peggior situazione che può presentarsi per l’Europa. Un’Europa che sta vivendo gravi problemi; con una guerra ai suoi confini, vedi Libia, e tutti i guai irrisolti dell’immigrazione di massa; per non parlare delle incertezze economiche.
Solo Hillary ha una visione non nazionalista, non protezionista, che non permetterà alla potente e prepotente nuova Russia di mettere nell’angolo l’Europa.
Né Donald Trump, né Ted Cruz guarderanno mai ai destini della vecchia Europa, ma saranno solo concentrati sull’isolazionismo USA e sui miglioramenti interni.
Trump sarà solo positivo per Putin e i suoi amici e l’Europa si troverà sola a negoziare con la Russia.
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PRIMARIE ALL’INTERNO DEL PARTITO REPUBBLICANO:
Usa 2016: Rubio, senatore della Florida, vince primarie repubblicane a Puerto Rico.
Puerto Rico per Rubio è una vittoria non decisiva nei numeri, ma significativa.
Puerto Rico è per Rubio anche una tappa utile nella prospettiva di assicurare una vittoria nel suo Stato, la Florida, dove si voterà il 15 marzo.
Seconda vittoria dopo il Minnesota.
Intanto: i suoi rivali, Donald Trump e Ted Cruz, guardano a una corsa a due.
Trump è secondo, ma segue a distanza, mentre Ted Cruz è terzo.
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6.3.16
Vittoria di Ted Cruz nei caucus in Kansas e Maine.
Da segnalare anche un’ affluenza da record.
Il senatore del Texas, Ted Cruz, ora si presenta come l’alternativa a Donald Trump.
Ma la Louisiana, il bottino piu’ ricco, se lo e’ aggiudicato comunque il favorito Trump, come il Kentucky dove comunque lo scarto tra i due non e’ enorme.
Alla prima vittoria, in Kansas, Cruz parla manda subito un messaggio al partito e agli elettori: “E’ il momento di essere uniti”.
Il perdente, nel ‘Super Saturday’, è Marco Rubio, che non vince alcunché; gia’ nel Super Martedi’ aveva vinto soltanto in Minnesota.
Ora giovane senatore, Marco Rubio, aspetta ovviamente il voto del 15 marzo in Florida, il suo Stato.
Ma e’ Cruz a raccogliere piu’ consensi.
Intanto Hillary Clinton. del partito democratico, vince soltanto la Louisiana dei tre stati del Super Saturday.
Bernie Sanders, il rivale di Hillary, ha prevalso in Kansas e Nebraska, ma la sua avanzata, pur brillante, non riesce a superare i risultati della Clinton.
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COSA HA DETTO TRUMP DURANTE LA SUA BATTAGLIA ELETTORALE ?
chiudere Internet,
il mondo era migliore quando c’era un dittatore come Saddam,
l’Isis è un problema irrilevante,
offese sessiste a Hillary Clinton
trova disgustosa una mamma che allatta,
chiama una giornalista cagna,
ha mimato l’handicap del giornalista Serge Kovaleski, del New York Times …
… QUESTE ALCUNE DELLE BATTUTE-GAF DI TRUP
La Casa Bianca in una nota dichiara: «Non può fare il presidente».
Il prestigioso quotidiano’ Economist definisce Trump come: “Un minaccioso clown”.
Secondo quanto riportato dalla maggioranza dei media americani, le idee di Trump porterebbero alla recessione e creerebbero gravi problemi nelle relazioni estere degli Stati Uniti.
IN CAMPO REPUBBLICANO, Mitt Romney si fa portavoce del corale appello anti-Trump.
Mitt dice di Trump: pantomime di basso livello, cialatano, misogino, imbroglione …
Gli risponde Trump: Romney “e’ un candidato fallito, vuole tornare in campo”. “Mitt ha fallito … aveva implorato il mio appoggio…”.
Mario Vargas Llosa, famoso Nobel per la Letteratura peruviano, si è dichiarato contro Donald Trump: “È un clown è un razzista: un pericolo per gli Stati Uniti” … “un razzista che condannerà il partito repubblicano alla sconfitta se vincerà la nomination”. A proposito degli USA: “È un Paese troppo importante per il resto del mondo per avere alla Casa Bianca un clown, un demagogo e un razzista come Trump“.
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3 marzo 2016
NEW YORK TIMES: GRANDE PREOCCUPAZIONE A LONDRA, PARIGI E BERLINO, L’EUROPA NON GRADISCE LA RISALITA DI TRUMP: ‘Un americano che mostra compiacimento per Mussolini…’
Sempre il New York Times: “L’EUROPA SA CHE LE DEMOCRAZIE POSSONO COLLASSARE”. “IL POTERE DELLO STUDIO OVALE E UN TEMPERAMENTO DA PREPOTENTE POSSONO ESSERE UNA COMBINAZIONE ESPLOSIVA”.
Intanto i repubblicani cercano un uomo valido come alternativa a Donald Trump:
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2 marzo 2016
Da oggi i democratici, con Hilary Clinton, sono a un passo dalla Casa Bianca.
I repubblicani rimangono in grave crisi; spaccati nel loro interno dai risultati di Donald Trump.
Clinton trionfa in 7 stati: Georgia, Virginia, Tennessee, Alabama, Arkansas, Texas e Massachusetts.
Hillary Clinton e Donald Trump la fanno da padroni al domani del Super Tuesday (supermartedì delle elezioni primarie USA).
La volata finale verso la Casa Bianca, appare sempre piu’ tra Clinton e Trump.
Marco Rubio (repubblicano) vince in soli due stati.
Ted Cruz (repubblicani) vince nel suo Texas e Bernie, Sanders (democratico come Hilary) nel suo Vermont.
Marco Rubio, primo solo in Minnesota, quando mancavano ancora i risultati dell’Alaska; l’establishment del partito repubblicano aveva puntato su di un suo miracolo, che non è arrivato.
Donald Trump a Palm Beach: “Quello che ha fatto Hillary e’ un atto criminale”; riprendendo il vecchio scandalo delle mail che riguarda la Clinton.
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1 marzo 2016
Primarie Usa, Trump arriva al “super martedì”.
Il partito repubblicano arriva al maxi-appuntamento del supermartedì, delle primarie con crescenti accuse al favorito Donald Trump: “Razzista amico del Ku Klux Klan. Fascista, sfruttatore di immigrati clandestini, truffatore e bancarottiere, evasore fiscale. In affari con la mafia …”.
I repubblicani hanno paura della forza economica e psicologica di Donald Trump; non proprio supportata da una brillante intelligenza, ma solo dalla capacità di attirare l’attenzione dei più scontenti, impulsivi, indecisi, insicuri, irragionevoli ecc…
Trump continua a non far conoscere le sue dichiarazioni dei redditi e questo autorizza i sospetti; inoltre ammette di essere oggetto di accertamenti da parte dell’agenzia delle entrate (Irs).
“Mostro Frankenstein di Donald Trump”; così lo definisce un autorevole pensatore conservatore, Robert Kagan.
E’ forse tardi per capire il pericolo?
La Clinton intanto gongola; grazie alla sua presa tra gli elettori afro-americani del Sud, ma forse anche per i repubblicani che sarebbero pronti a cambiare camicia, pur di non vedere Trump alla Casa Bianca.
