L’1% del pianeta ha i medesimi soldi del restante 99%
Questo dato emerge dallo studio dell’ong Oxfam ( ong britannica ):
-la forbice fra ricchi e poveri continua ad allargarsi in modo inesorabile
–62 “Paperoni” nel mondo hanno un capitale parti a metà della popolazione mondiale ( 3,6 miliardi di persone ).
–crescono le diseguaglianze nel mondo globalizzato
–il patrimonio della metà meno abbiente della popolazione mondiale è sceso del 41% dal 2010 a oggi
-contemporaneamente la ricchezza dei 62 super miliardari dorati è aumentata di oltre 500 miliardi di dollari, raggiungendo i 1.760 miliardi totali
–per colmo di ironia, alcuni “ esperti ” di economia negano quanto sopra sostenendo che sia meglio focalizzare la curva del “benessere fra i poveri” (in crescita, dal loro punto di vista, almeno in alcune realtà significative) piuttosto che “sulle fortune dei ricchi”
-NOI CONCLUDIAMO CHE PER CAPIRE, IN ITALIA, NELLA VICINA EUROPA E NEGLI USA, CHE LA MAGGIORANZA DELLE PERSONE SIA PIU’ POVERA DI 30 ANNI FA, NON SIANO NECESSARI DEGLI ESPERTI IN ECONOMIA (basta guardare le percentuali dei disoccupati e la discesa a picco dei salari o i lavori precari che aumentano sempre più).
Questi i dati economici che attenderebbero risposte dal World Economic Forum ( WEF )
La ricerca evidenzia un forte aumento di disparità di reddito come la causa dei mali economici e sociali:
-consumi in ribasso
-disordini sociali e politici
La forte disparità di ricchezze, risulta dannosa per il nostro futuro benessere economico.
Le tasse non pagate dalle grandi aziende:
-tra le misure suggerite per invertire la tendenza, ci sarebbe la possibilità di abolire i paradisi offshore. “L’elusione fiscale delle multinazionali”, sostiene Oxfam Italia, corrisponde a decine e decine di miliardi di dollari
-l’Institute for Policy Studies, sostiene che i 20 paperoni fra i quali filantropi del calibro di Bill Gates, Warren Buffet, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Larry Ellison, Michael Bloomberg o i fratelli Koch:
-possiedono l’equivalente di tutti i beni e denari posseduti dal 50% dei loro connazionali; al netto delle donazioni esentasse !!!
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INTANTO:
dal 20 al 23 gennaio a Davos, Svizzera, si svolgerà il World Economic Forum.
Nel World Economic Forum, il Global Risks Rapporto 2016 analizzerà l’impatto e la probabilità dei rischi globali per il prossimo anno, e per un periodo di 10 anni.
Il rischio più grande è un fallimento di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Per la prima volta, da quando il rapporto è stato lanciato nel 2006, la preoccupazione ambientale è in cima alla lista del World Economic Forum.
Si parlerà di:
-migrazione involontaria su larga scala, a seguito da eventi meteorologici estremi,
-fallimento di mitigazione dei cambiamenti climatici
-conflitti interstatali con conseguenze regionali
-grandi catastrofi naturali.
Si prevedono anche:
un impatto maggiore rispetto alla diffusione delle armi di distruzione di massa,
crisi idriche,
migrazione involontaria su larga scala
un grave shock dei prezzi dell’energia.
