Giro di vite, in Germania, per marocchini e algerini; saranno espulsi perché inclusi nella lista dei Pesi non sicuri.
Le misure risentono, probabilmente, delle violenze contro le donne avvenute a Capodanno.
Negli ultimi anni a Berlino è arrivato il maggior numero di profughi rispetto al resto d’ Europa.
Sino a poco tempo fa il governo, i Land e i comuni sono stati generosi davanti a questo fenomeno, che però ora ha assunto proporzioni bibliche; difficilmente gestibili economicamente e dal punto di vista della sicurezza.
Data la complessità e i rischi della situazione attuale, è difficile evitare che si creino forti diffidenze verso gli abitanti dei Paesi da dove potrebbero provenire militanti dell’Isis. L’ Organizzazione Internazionale per le Immigrazioni temono che si crei una relazione tra richiedenti asilo e affiliati all’Isis.
DIVERSE LE POSIZIONI EUROPEE DI FORNTE ALL’IMMIGRAZIONE DI MASSA
Il ministro magiaro, Peter Szijarto, ha sostenuto che l’Ungheria “rispetta le regole di Schengen”, ed ha precisato che “è inaccettabile essere criticati per questo” ribadendo anche che “i migranti sono diventati aggressivi dopo certe dichiarazioni” (parole che chiaramente si riferiscono all’apertura della Merkel) rifiutando così le identificazioni. Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria non vogliono sentir parlare di quote obbligatorie.
