TUTTI DOVREMMO ESSERE INTERESSATI AL FUTURO; IN PARTICOLARE A

QUELLO DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI.

In questo mondo globalizzato la ricerca scientifica è il volano dell’economia: proposte e soluzioni. Quello che tutti dobbiamo sapere.

SALVARE L’ECONOMIA VUOL DIRE INVESTIRE NELLA RICERCA SCIENTIFICA.

 

EUROPA IN CRISI?  LA SOLUZIONE STA NELLA PAROLA COLLABORAZIONE; ALMENO DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO.

LA SCIENZA HA BISOGNO DI UN’EUROPA UNITA; L’EUROPA NECESSITA DI UNIRE I SUOI MIGLIORI CERVELLI PER AFFERMARSI NEL MONDO GLOBALIZZATO.

COMPETIZIONE INNOVATIVA, FAVORIRE IL PASSAGGIO TRA LE IDEE E IL BUSINESS, ORGANIZZARSI PER TROVARE GLI INVESTIMENTI.

 

-Alla scienza serve un’Europa più unita per rimanere competitiva in un mondo globalizzato.

 

-Non è possibile immaginare alcun tipo di futuro per i singoli paesi d’Europa che devono, e dovranno, imporsi  tra gli assai aggressivi mercati emergenti.

-Le nazioni del nord Europa hanno ben compreso quanto sopra accennato e già sono ben organizzati con una lunga serie di comuni start-up e organizzazioni pubblico-private come:

 

Scan Balt BioRegion / SacnBalt HealthRegion / BGI Europe / LevOss / Adenium Biotech / Symbion Science Park / Epitherapeutics / Aros Parma / ScanBalt BioRegion / Nordic Council of Ministers / Nordic Trial Alliance / Baltic alliance against Multi-resistant Bacteria / Subamariner – Sustainable uses of  Baltic marine-resurces ecc…

-Di tutto questo si è parlato durante il BSHR (HealthPort Press Study Tour) tenutosi recentemente a Copenaghen.

 

-Gli importanti messaggi emersi partono dalla certezza che il nostro futuro è strettamente legato allo sviluppo della ricerca scientifica, elemento dal quale non possiamo prescindere.

 

-Ne consegue che nessuna nazione che intenda stare al passo con i tempi, ovvero non voglia “affondare” economicamente, deve assolutamente investire nella ricerca scientifica.

-Altro punto imprescindibile, per rimanere competitivi, è allearsi con altri paesi per condividere e dividere costi, know-how, ricerca dei finanziatori; senza dimenticare l’aspetto ecologico, infatti Scan  Balt si occupa anche di Bioeconomia.

-Questo è quanto hanno dimostrato di saper fare i paesi del nord Europa, non preoccupandosi solo dell’aspetto del progresso economico, ma anche di quello ecologico; un tema qualche volta difficile, ma indispensabile per il futuro delle prossime generazioni (tutti speriamo di avere dei nipoti, ma pochi pensano al mondo che stiamo loro lasciando).

-Il Dr. Boo Edgar, Chalmers University of Tecnology and Univ. of Gothenburg ha dimostrato che il futuro dell’uomo è nell’innovazione e quindi le nazioni, prima di investire in scuole di business (che non servono se non c’è una ricchezza da gestire), devono investire nei cervelli che troveranno nella ricerca i volani della futura economia. Quindi è fondamentale favorire lo sviluppo  delle università scientifiche le quali possono produrre nuove idee e tecnologie; ovvero procurare non solo ricchezza, ma anche benessere e sviluppo. (vedi: Institute of Medicine; Innovation and Entrepreneurship, Dr. Boo Edgar).

-In sostanza il prof. Boo Edgar ha ben messo in evidenza che prima di tutto la società, e per primi i politici e i giornalisti,  devono essere impegnati, ognuno per le sue competenze, a favorire ed evidenziare la formazione di una classe di cittadini capace di pensare nuove soluzioni. Solo così  potremo essere all’altezza di un mondo sempre più specializzato, che si trasforma velocemente con nuovi “competitor” aggressivi e preparati.

NELL’ATTESA CHE ANCHE IL SUD EUROPA AIUTI I SUOI

CERVELLI, LA SUA RICERCA E LE SUE ECCELLENZE !

 

ESEMPI DI ECCELLENZA LI TROVIAMO NELLA COLLABORAZIONE SCIENTIFICA DEI PAESI SCANDINAVI: ScanBalt BioRegion www.scanbalt.org (Scandinavia/Baltico: regione di ricerca biologica; Symbion Science Park, symbion.dk/en/ per costruire società locali più adeguate al mercato globalizzato; Danish Biotech Industry; ScanBalt BioRegion collabora anche con il Vietnam e il Ghana), ScanBalt HealthRegion (ricerca regionale, nei paesi scadinavo/baltici per la Salute): HealthPort Innovation Competition (esempio:Relaxbirth Ltd.: anche una “sedia” per partorire più facilmente e con minori tensioni; TDB-Biodiscovery per la chimica, Dermatological Investigations.org: test dermatologici anche per i prodotti cosmetici, ecc…),

Danimarca: Ministero della Scienza, Innovazione ed Educazione di alto livello: un ministero che tutti i Paesi moderni dovrebbero avere; perfettamente funzionante ed efficiente!!,

NORDIC COUNCIL OF MINISTERS (cooperazione nordica per proporre ai governi la miglior via per l’innovazione tecnologica anche nel rispetto della natura) www.norden.org: Nordic Trial Alliance, uso sostenibile delle risorse marine del Mar Baltico: SUBMARINER, www.nordicway.org il giornale della crescita nel rispetto della natura, Alleanza Baltica contro i batteri pluri-resistenti: Baltic Alliance against Multi-resistant Bacteria, Bioeconmy in the Baltic Sea Region, ecc…

ScanBalt BioRegion (salute e scienza dal 2004)

ScanBalt promuove lo sviluppo delle regioni associate al fine di creare una macro-regione competitiva per un mercato innovativo.

-un brand per supportare la promozione e il marketing di innovazione della zona

-riunire competenze e conoscenze

-condividere strategie e azioni di sviluppo

-incubatore di alleanze e consorzi

-infrastrutture sovranazionali innovative, trasferimenti di tecnologia, sviluppo del business, ricerca ed educazione supportati da: Unione Europea, Nordic innovation Center, NordForsk, fondi nazionali e regionali ecc…

ScanBalt ha un ritorno di investimenti, per i suoi membri, superiore a  15 volte gli

investimenti effettuati.

Danimarca,Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Svezia, Germania del nord, Russia del nord-est e la regione del nord dell’Olanda, fanno parte della ScanBalt BioRegion e comprendono:

-2.600 aziende

-1.100 istituzioni e istituti accademici

-250 ospedali e cliniche

-120 investitori

Cooperazione nordica “norden”: Nordic Co-operation.

NORDIC COUNCIL OF MINISTERS  www.norden.org

-FATTI: il Nordic Council esiste dal 1952 e funziona come “corpo” inter-parlamentare; ovvero suggerisce ai governi cosa sia meglio fare per lo sviluppo dei Paesi

-Il modello di welfare nordico è basato sull’affinità culturale

-EDUCAZIONE, RICERCA ED INNOVAZIONE: nonostante le differenze nazionali nei sistemi educativi, industriali e del business, i paesi della NORDIC Co-operation lavorano insieme in molti settori

-CLIMA, SVILUPPO ED ENERGIA: i Paesi della Nordic Co-oparation hanno alle spalle una grande tradizione di comune lavoro sul clima, sull’ambiente e sulle normative energetiche

-WELFARE E CULTURA: welfare e affinità culturali sono propri dei Paesi della Nordic

-COMMITTENZA INTERNAZIONALE: dal Canada e dal Nord Atlantico, dal Baltico alla Russia, inoltre Nordic vanta committenze e patmerships nazionali e internazionali, anche a livelli governativi, in tutte le aree di comune interesse.

-NEW NORDIC FOOD (Nuovo Cibo Nordico): una scelta sostenibile nel mondo dell’alimentazione. Un programma di valorizzazione, ad ampio raggio, delle svariate produzioni locali: dalle numerose varietà di pesce al pane, carne e birra. Dal 2004 12 chefs dei paesi nordici hanno scritto il manifesto della Nuova Cucina Nordica con lo scopo di promuovere la purezza, la freschezza, la semplicità e l’etica in cucina:

-il risultato è che non solo nei ristoranti, ma anche nelle scuole e nei centri di ricerca, nel bar del nuovo acquario di Copenaghen e in  molti altri luoghi pubblici, il cibo servito corrisponde a criteri di eccellenza per gusto e qualità; come abbiamo personalmente potuto verificare pranzando al self service del Nordic Council of Ministers, diretto dallo chef Ken Møller di Substans www.substans.eu

NORDIC TRIAL (sperimentazioni su nuovi farmaci, anche ai fini della loro

immissione commerciale) ALLIANCE NTA.

www.nta.nordforsk.org

LE RAGIONI: nell’ultima decade, nei Paesi nordici, si sono verificati notevoli decrementi nelle commesse per i trials clinici; il che ha avuto un impatto negativo sul settore che riguarda la salute con potenziali drammatiche conseguenze:

-ritardo dei nuovi metodi e trattamenti per i pazienti

-trial che non sono stati conclusi e che devono essere ripetuti

-lo spostamento del business dei trial internazionali verso altre aree del mondo [magari più compiacenti…]

La volontà di mantenere una forte posizione, a livello mondiale, in questo settore.

GLI OBBIETTIVI: si tratta di un progetto-pilota di tre anni (2013-2015) voluto dal Nordic Council of Ministers and NordForsk che si basa su networks nazionali per la ricerca clinica al fine di incrementare la collaborazione reciproca.

Tutti i Paesi del Nordic saranno rappresentati nell’ NTA, sito web, con tutte le informazioni su come condurre i trials (esami per verificare l’efficienza e la sicurezza di un nuovo farmaco).

LA NORDIC TRIAL ALLIANCE AMBISCE A:

-FACILITARE LA COLLABORAZIONE E LA CONOSCENZA TRA I RICERCATORI

-COORDINARE I LAVORI

-INDENTIFICARE E TROVARE SOLUZIONI PER SUPERARE GLI OSTACOLI INCONTRATI

-SUPPORTARE GLI INVESTIMENTI

-INFORMARE SUI BENEFICI DEL PROGETTO

-COLLEGARE I RICERCATORI E LE INDUSTRIE CON I NETWORKS (reti di comunicazione)

-PROCURARE AI RICERCATORI INFORMAZIONI SU COME TROVARE RILEVANTI INFRASTRUTTURE DI RICERCA.