Una premessa, questi indici vengono definiti in base alle pubblicazioni e alle citazioni; quindi può accadere che un Premio Nobel non arrivi ad occupare i primi posti, mentre ci arrivano altri, che, diciamo, hanno dedicato anche molte energie nel curare pubblicazioni e pubbliche relazioni (senza togliere nulla alle capacità intrinseche dello scienziato).
I più riconosciuti tra gli scienziati italiani sono biomedici e fisici e, per i bookmaker di settore, qualcuno è forse in vista del Nobel.
Primo risulterebbe, secondo alcune ricerche, Carlo Maria Croce che fa ricerca sul cancro negli Usa a Columbus, Ohio. Le motivazioni: scoperte fondamentali sulla genetica del cancro e articoli scientifici con più di 4.000 citazioni.
Il secondo, ma qualcuno lo indica come primo, si chiama Alberto Mantovani, milanese, uno dei pochi tornati in Italia; anche lui fa ricerca in ambito medico. Immunologo, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), docente nella omonima università, ha lavorando anche in Uk e negli Usa. Le sue più importanti ricerche le ha fatte in Italia, sostenuto da associazioni come: Airc, Fondazione Cariplo, e Telethon, che puntano sul merito.
Il terzo si chiama Napoleone Ferrara, ha vinto un premio Lasker per la ricerca medica clinica; quasi un pre-Nobel (almeno secondo le statistiche).
La quarta è Daniela Bortoletto, è la prima donna ed anche la prima fisica della graduatoria.
Non mancano nella graduatoria:
-fisici che hanno scoperto il bosone di Higgs,
-medici che dirigono i laboratori più importanti al mondo per la ricerca sulle cellule staminali,
-neuroscienziati che hanno scoperto i neuroni specchio,
-inoltre ben tre premi Nobel.
Giorgio Chiarelli, fisico della sezione pisana dell’INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare), è dodicesimo nella classifica generale, settimo tra gli italiani in Italia e settimo tra i fisici. E si è fatto una bella risata, poiché il censimento comprende scienziati di aree disciplinari molto diverse, ognuna con proprie modalità; per esempio in questa classifica i matematici sono rarissimi. Non perché manchino; solo non rispondono alle caratteristiche richieste da questo genere di classifica.
Quanto sopra è una parte della classifica dei 3.600 Tis, i “Top italian scientists”; se ne occupa la Via, ovvero la Virtual Italian Academy che è composta da un gruppo di ricercatori italiani i quali, a loro volta, valutano gli scienziati italiani rispetto ad un tipo di quoziente che si basa sul numero delle pubblicazioni e citazioni a livello mondiale.
