Il 60% degli italiani, ovvero sei persone su 10, non sanno che esiste un vaccino contro la polmonite.
La ricerca è stata effettuata da Astra Ricerche su 1.010 italiani dai 35 agli 85 anni.
Solo il 18% ritiene di essere a rischio.
Forse la polmonite viene ignorata per una forte fiducia nella capacità degli antibiotici di curarla.
Si deve sapere che la polmonite causa anche una infiammazione generalizzata che aumenta il rischio cardiovascolare (infarti e aritmie, negli anni che seguono la polmonite).
Ormai tutti conosciamo il problema degli antibiotici, che stanno diventando sempre più resistenti ai batteri, a causa di un cattivo uso e abuso che se ne è fatto negli ultimi decenni. Questo è un motivo in più per vaccinarsi contro la polmonite; se si è a rischio (e lo deve dire il medico).
Infatti gli antibiotici, per molto tempo, sono stati usati contro faringiti e bronchiti acute che sono malattie virali e non batteriche; almeno nel 90% dei casi. Il triste risultato che ci troviamo, sono i batteri sempre più forti e resistenti agli antibiotici.
Anche il vaccino antinfluenzale può aiutare a combattere la polmonite; in quanto l’influenza può aiutare l’insorgenza della polmonite da batteri.
120 mila ammalati ogni anno e 5 mila morti (4,5%) ; in Italia.
L’incidenza più alta è nei bambini e in chi ha più di 65 anni; ma il rischio sale già dopo i 50 anni.
