Orhan Pamuk, autore del libro ” La stranezza che ho nella testa “, è nato ad Istanbul (Turchia) ed insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 2006, con la seguente motivazione: “nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture“.
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Premesso che oggi, più che mai, alla luce dei più recenti avvenimenti la Turchia sta giocando un RUOLO IMPORTANTISSIMO PER LO SVOLGIMENTO FUTURO DELLA SITUAZIONE MONDIALE.
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“ABBIAMO BISOGNO DI UNA DEMOCRAZIA FONDATA SULLA SEPARAZIONE DEI POTERI RELIGIOSO E POLITICO”;
-ecco cosa sostiene il Premio Nobel Orhan Pamuk, parlando del suo Paese; la Turchia.
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LA SITUAZIONE ATTUALE TURCA VISTA DA ORHAN PAMUK :
-Erdoğan ha vinto le elezioni N
-rimane la preoccupazione per la libertà di parola nel Paese, infatti:
-prima del voto ci sono state fortissime pressioni, minacce, intimidazioni e arresti contro i giornalisti non allineati (e questo non riguarda solo i giornalisti, ma serve a capire come e cosa sta accedendo nel Paese)
– Orhan Pamuk, in una intervista, domanda alla nazione se sia orgogliosa di quanto fatto per arrivare al risultato di queste ultime elezioni che hanno portato alla vittoria schiacciante di Erdoğan il quale punta a condurre il paese verso una forma di governo presidenziale per poi scrivere una nuova Costituzione per la Turchia (“probabilmente” meno liberale).
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Pamuk non ha peli sulla lingua nemmeno nella scrittura della sua nuova epopea (600 pagine); La stranezza che ho nella testa, è un libro che ci aiuta a capire la storia delle Turchia; per capirne il presente.
QUESTO LIBRO E’ UNA PREZIOSA CHIAVE PER AIUTARE UN OCCIDENTALE A COMPRENDERE LA TURCHIA / IL MEDIO ORIENTE E I LORO RAPPORTI CON LA NOSTRA CULTURA MODERNA E DEMOCRATICA
Il libro attraversa un arco di tempo che parte dal 1969 e arriva al 2014, ma in realtà spiega un arco di tempo e cultura che va oltre le date.
Qualche numero per capire i cambiamenti più recenti:
-1952, nascita di Orhan Pamuk, Istanbul aveva 1 milione di abitanti
-2015 Istanbul ha 16 milioni di abitanti.
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La stranezza che ho nella testa, si basa su di un iniziale scambio di donna. A questo proposito le recensioni americane parlano di commedie degli equivoci di Shakespeare; episodi simili sono nella Bibbia, in Tolstoj, in Italo Svevo …
Orhan Pamuk scrive storie tra il fiabesco ed il reale, ma sempre riportandoci la Turchia di ieri e di oggi.
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La storia di La stranezza che ho nella testa.
Mevlut, un cittadino turco, si innamora e decide di rapire l’amata, ma avviene uno scambio e sposa la sorella maggiore dell’amata, la più brutta, ma poi … è come se le avesse sposate entrambe.
Tutto questo gira intorno a descrizioni che ci aiutano a capire una mentalità e una cultura molto lontane (ma sino ad oltre la metà del 1900 anche in Italia accedeva di spose rapite e di riconoscimento del diritto dell’uomo ad uccidere la donna infedele..anche se non in tutta Italia).
Ancora oggi, secondo una recente inchiesta, in Turchia, il 52% dei matrimoni è deciso dalla famiglia e non dall’interessato.
NONOSTANTE SIA STATO OBBLIGATO A SPOSARE UNA DONNA DIVERSA DA QUELLA AMATA, MEVLUT ACCETTA SUA MOGLIE, INSTAURA UNA PROFONDA CONFIDENZA E STIMA.
L’autore non è un femminista, ma è orgoglioso dell’eleganza e della raffinatezza con la quale il suo personaggio Mevlut accetta la moglie (la sorella brutta della sua amata).
Nel libro si parla molto di donne e questo ci aiuta a capire una mentalità tanto lontana.
La grande sorpresa sta nel rispetto che Mevlut dimostra alla moglie che non aveva mai voluto … ecco un aspetto insospettato da parte della cultura occidentale. Il rispetto per la donna; almeno nelle antiche tradizioni (in parte cancellate completamente, dopo l’avvento della peggiore deviazione del fondamentalismo).
Tornando al rispetto verso la donna, lo possiamo confermare personalmente. Lo abbiamo appreso nei nostri viaggi, sino a 25 anni fa. Una donna sola era più sicura in Egitto, Turchia, Tunisia ecc.. che in una qualunque città italiana. E QUESTO E’ UN ASPETTO CHE LE NUOVE GENERAZIONI NEMMENO RIESCONO AD IMMAGINARE.
NOI STESSI CHE SCRIVIAMO ABBIAMO VISITATO E VISSUTO UN’EPOCA DIVERSA CHE DICE MOLTO DELLE CULTURE MUSSULMANE PRIMA DELLA CRESCITA DEL FONDAMENTALISMO ISLAMICO.
Non si tratta di prendere alcun tipo di posizione, MA SOLO SAPERE PER COMPRENDERE LA STORIA DI OGGI, NEL BENE E NEL MALE.
CERCANDO DI EVITARE DI RIPETERE GLI ERRORI DEL PASSATO (IRAQ, AFGHANISTAN, VIETNAM …) ERRORI DAI QUALI, NON POSSIAMO DIMENTICARCENE, SIAMO USCITI SCONFITTI.
QUINDI, DOBBIAMO AFFRONTARE IL PROBLEMA CON MAGGIORE CONOSCENZA
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– RIPORTARE LA STORIA DI UNA CULTURA; ECCO COSA FA ORHAN PAMUK attraverso questa bellissima storia.
Altro soggetto importante del libro è il venditore ambulante di boza (tipica bevanda locale); un personaggio ormai introvabile, ma che aiuta l’autore a parlare della storia e dei costumi del suo Paese.
QUESTO LIBRO E’ ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE; SE CI IMPORTA QUALCOSA DI CAPIRE MEGLIO COSA ACCADE E COSA POTRA’ ACCADERE.
Orhan Pamuk; La stranezza che ho nella testa (600 pagine), Einaudi, 22 euro.
ALTRI LIBRI DI PAMUK: Istanbul, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Il libro nero, La casa del silenzio, Il signor Cevdet e i suoi figli, Il museo dell’innocenza, Le voci di Istanbul, Altri colori, Neve, Romanzieri ingenui e sentimentali, Il castello bianco, La valigia di mio padre ecc..).
” Istanbul “, di Orhan Pamuk, ed.Einaudi, 18,50€.
Lo scrittore qui narra la sua infanzia nel grande palazzo di famiglia, che ora è un museo; con minuziose descrizioni dei panorami della sua città.
Il libro è anche un’eccellente guida per conoscere la città attraverso i profili dei minareti, lo scintillio delle cupole delle moschee e del Mar di Marmara e viverla dai punti privilegiati di chi vi abita e la conosce bene.
