Il Corriere della Sera sostiene che
-I DUE ACCUSATI SAREBBE SOLO DELLE PEDINE
-PEDINE DI UN GIOCO PIU’ GRANDE E SPORCO: UN TENTATIVO SPETTACOLARE DI DESTABILIZZARE UN PAPATO.
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Veleni e falso tumore sono le facciate di un complotto anti-Papa?
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Oggi le televisioni parlano anche di quanto sia stata costosa la spesa per brevissimi spostamenti in elicottero del cardinale Bertone. Il quale, a suo tempo, aveva precisato che il pranzo di compleanno (tartufi, argenti, fiandre e cristalli) gli era stato offerto da alcuni suoi ex parrocchiani iscritti alla Associazione Alpini piemontesi.
E’ ancora vivo il ricordo del super attico di quasi 500 metri quadrati, sempre del cardinale Bertone; il quale si difende e dice di dividere l’appartamento con tre suore (probabilmente, anche se non ufficialmente, anche con funzioni di cameriere). Bertone dice anche di avere pagato di tasca sua le ristrutturazioni (non avrebbe pagato l’organizzazione Bambin Gesu’, ma ci sono alcune incongruenze e poca chiarezza ; si parla di non conoscenza precisa di alcuni fatti…).
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Ma torniamo ai due arresti eccellenti in Vaticano
per divulgazione di documenti e di notizie riservate.
ARRESTATI:
monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui ex segretario e membro della Cosea; Commissione di studio sull’organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da papa Francesco nel luglio 2013 e poi sciolta dopo il compimento del suo mandato.
Il Corriere della Sera scrive: “…[monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui ] per mesi avevano avuto pieno accesso a Casa Santa Marta, l’albergo dove il Papa ha scelto di risiedere. Garantivano contatti e informazioni riservate, servendosi di siti e giornali compiacenti. E cercavano di accattivarsene altri offrendosi come mediatori. Sostenevano di potere avere contatti diretti col Papa.
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La Chaouqui fu anche la promoter di un ricevimento sui tetti della Prefettura degli Affari economici; che allora fece infuriare papa Bergoglio. «È uno schiaffo, uno schiaffo», si dice abbia commentato papa Francesco, all’epoca, quando fu informato di quel rito assolutamente mondano e sicuramente anche molto costoso.
Monsignor Vallejo Balda
Monsignor Vallejo Balda, arrestato in quanto ritenuto il nuovo «corvo» della fuga di documenti riservati, è in cella in Vaticano nel Palazzo della Gendarmeria, medesimo luogo, dove tre anni e mezzo fa fu imprigionato Paolo Gabriele; ex maggiordomo papale accusato di aver rubato e diffuso documenti segreti di Benedetto XVI, durante il precedente scandalo Vatileaks.
Al centro del nuovo scandalo, i libri (presto in uscita) di Nuzzi e Fittipaldi contenenti documenti riservati vaticani « frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa».
E’ direttamente la Santa Sede che rende pubbliche queste informazioni.
«Quanto ai libri annunciati per i prossimi giorni – nota l’ufficio stampa della Santa Sede – va detto chiaramente che anche questa volta, come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, operazione i cui risvolti giuridici ed eventualmente penali sono oggetto di riflessione da parte dell’Ufficio del Promotore in vista di eventuali ulteriori provvedimenti, ricorrendo, se del caso, alla cooperazione internazionale».
“Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose… che non aiutano la missione del Papa», conclude la nota della Santa Sede.
NOI PENSIAMO:
UN PAPA CHE VUOLE LA PACE ED ESALTA LA VITA MODESTA HA MOLTISSIMI NEMICI.
