L’ ITALIA E’ IN PRIMA FILA NEGLI STUDI CHE PORTANO A CURARE ILCANCRO “RISVEGLIANDO” IL SISTEMA IMMUNITARIO.
Sino ad ora si era solo compreso come le cellule cancerogene fossero abili a “cammuffarsi” e rendersi irriconoscibili dal nostro sistema immunitario.
L’idea è stata quella di rendere le cellule cancerogene comunque riconoscibili dal nostro sistema immunitario; per poterle attaccare e combattere.
La scienza ha studiato quanto sopra e ha già portato in clinica i primi farmaci, come l’anticorpo per il melanoma ipilimumab.
Tutto questo avviene nell’Unità di Immunoterapia Oncologica dell’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. Responsabile il prof. Michele Maio.
Per la prima volta al mondo, si intende affrontare le cellule cancerogene con due attacchi combinati.
-Un attacco mirato sul sistema immunitario con il soprannominato ipilimumab.
-In contemporanea si metterà in atto anche un attacco sulla cellula tumorale da parte del sistema immunitario, rendendolo più attivo e in grado di riconoscere le cellule cancerogene che creano sul proprio Dna delle trasformazioni, soprattutto epigenetiche, con lo scopo di non essere riconosciute come pericolose.
Questa nuova via scientifica si sta affermando sempre più sulle tradizionali cure: chirurgiche, di chemioterapia e radioterapia.
In futuro il cancro, forse, sarà una malattia cronica, ma non mortale.
