E’ ACCADUTO QUELLO CHE IL GRANDE E BRAVO COLIN THUBRON AVEVA GIA’ PERCEPITO NEL SUO VIAGGIO E NEL SUO LIBRO ” IL CUORE PERDUTO DELL’ASIA ” (1994).
Popolazioni sottomesse dall’ ex Unione Sovietica, ora ritrovatesi libere hanno riscoperto, nel senso più estremo possibile, l’antica religione mussulmana che, in popolazioni disperate e ridotte alla miseria, è l’ideale terreno per ogni tipo di fondamentalismo: religioso e politico.
COLIN THUBRON: “Uzbekistan, Tagikistan, Kazakistan, Turkmenistan, Kirgizistan [e tutti i territori confinanti con il sud dell’ex Unione Sovietica], …. che cosa sarebbero diventate? … Mi domandavo SE SI SAREBBERO GETTATE NELLA FORNACE ISLAMICA…Assomigliavano ancora a dei nomadi: predatori e opportunisti, sorpresi nella storia a metà migrazione. …
Sono i russi a far funzionare tutto in questo posto! … Quando saremo partiti [noi russi], quale sarà il loro futuro?
…Per decenni Mosca aveva cercato di assimilarli in uno stereotipo sovranazionale – un homo Sovieticus – e questo aveva schiacciato la loro cultura. …il laboratorio perfetto per l’esperimento comunista, in cui le popolazioni più disparate avrebbero dovuto mescolarsi insieme e il mondo avrebbe dovuto diventare più semplice.
… “E ORA NON SANNO IN COSA CREDERE“…
Cosa potrà rimpiazzarlo [l’ex stato dell’Unione Sovietica]? …”.
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Ecco la domanda: cosa potrà rimpiazzarlo (lo stato Comunista che, comunque, dava da mangiare garantendo la sopravvivenza di tante popolazioni) ?
Negli ultimi anni la disperazione e la povertà più nera, a parte i pochi che si sono arricchiti con l’introduzione del libero mercato, hanno trovato nell’estremismo islamico una soluzione facile ai loro problemi.
–Credi e ti promettiamo il paradiso, non preoccuparti di come vanno le cose è solo il volere di Dio (Allah), ti daremo una paga. Se muori per il nostro ideale, semplicemente arriverai prima in paradiso e la tua famiglia avrà assistenza dalla comunità-. Cosa possono chiedere di meglio i disperati?
Ecco una brevissima spiegazione del perché, solo negli ultimi tre anni, circa 4.000 persone hanno compiuto il viaggio Tagikistan -Siria, ma quanti altri nei paesi con i medesimi problemi; anzi peggio ?
Il leader presidente-padrone del Tagikistan Emomali Rahmon, che governa dal 1992, è molto preoccupato per una possibile installazione di un Califfato nei territorio storico del Khorasan: Afghanistan, Pakistan, Turkmenistan, Tagikistan e Usbekistan. Per questo ha messo nel suo mirino il mondo islamico locale.
Migliaia di studenti, tutti all’estero per frequentare istituti mussulmani, sono stati richiamati in patria per averne un controllo ravvicinato.
La polizia, ad alcuni tagiki, ha forzato l’obbligo di tagliarsi la barba.
L’uso del velo è stato criticato e bandito dalle scuole.
I nomi “alieni alla cultura locale”, ovvero di origine araba, sono stati banditi.
Intanto i ceceni, e non solo, avvicinano migranti dell’Asia centrale, dipendenti dei cantieri edilizi e mal pagati, offrendo condizioni economiche molto più vantaggiose a chi accetta di trasferirsi nel nuovo Stato Islamico.
La minaccia è seria anche per la vicina Russia e Putin ha promesso al Tagikistan 1,2 miliardi di aiuti militari.
L’ Fsb, i servizi di sicurezza russi, evidenzia che l’esodo verso la Siria (in mano all’Isis), corrisponde a migliaia di militanti provenienti dal Caucaso e dall’Asia Centrale. Quando queste persone torneranno in Russia, anzi in parte sono già tornate, saranno di pericoli per la diffusione dei principi dell’Isis o addirittura ADDESTRATI TERRORISTI !!!
ECCO SPIEGATO, ALMENO SOMMARIAMENTE, PERCHÉ PUTIN HA BISOGNO DI CONTRASTARE IL NUOVO STATO ISLAMICO; SE POI AVESSE ANCHE ALTRE MIRE, NON LO METTERÀ CERTO SUI GIORNALI.
