L’attività fisica aiuta a mantenersi sani e lo dimostriamo scientificamente.
“ESERCIZIO FISICO COME UN FARMACO”; lo dice il dott.Alberto Farolfi, ospedale IOR di Meldola (Forlì).
E aggiunge: “Esercizio fisico non significa andare necessariamente in palestra o nuotare in piscina, ma semplicemente evitare la sedentarietà”.
Viviamo in una società dove 870 milioni di uomini, donne e bambini soffrono la fame (dati FAO); 1 persona su 8 soffre la fame.
Tuttavia, nel nostro mondo, 2,8 milioni di persone muoiono per malattie dovute a sovrappeso.
Il dott. Alberto Farolfi, nel suo articolo su “L’informatore” (trimestrale dell’Istituto Oncologico Romagnolo), precisa che IL GRASSO CORPOREO È UN ORGANO IN GRADO DI PRODURRE:
-ORMONI
-MAGGIORI LIVELLI DI INSULINA
-FATTORI DI CRESCITA
-ESTROGENI
-INFIAMMAZIONE TRAMITE IL RILASCIO DI CITOCHINE
Quanto sopra, è la prova che L’ECCESSO DI GRASSI PUÒ FAVORIRE “LO SVILUPPO E LA CRESCITA TUMORALE”.
50 studi, specifici, hanno portato i ricercatori a mettere in evidenza come il controllo del peso, in età adulta, protegga da alcuni tipi di cancro.
Il dott. Farolfi precisa anche: “ Numerosi studi osservazionali hanno dimostrato che L’ATTIVITÀ FISICA RIDUCE IL RISCHIO DI VARI TIPI DI TUMORI”.
Anche sei studi negli USA e in Europa, valutanti 660.000 uomini e donne, hanno dimostrato che UN’ATTIVITÀ FISICA MODERATA, PUÒ DIMINUIRE DEL 20% IL RISCHIO DI MORIRE DI CANCRO.
L’ESERCIZIO FISICO FA BENE ANCHE A CHI GIA’ E’ AMMALATO
“…gli studi hanno anche dimostrato che l’esercizio fisico può migliorare la prognosi del paziente con un tumore”; sono sempre le parole del dott. Farolfi “In una recente meta-analisi con circa 50.000 pazienti oncologici, le pazienti con tumore al seno o i pazienti con cancro del colon retto più attivi [fisicamente parlando] avevano tassi più bassi di mortalità cancro-specifica… specie per coloro che avevano incrementato i loro livelli di attività fisica, dopo la diagnosi”.
Se ne deduce che:
“L’ESERCIZIO FISICO PIO’ ESSERE VISTO COME UN “FARMACO”, CONSIDERANDO E VALUTANDO SEMPRE I POTENZIALI BENEFICI E I POSSIBILI “EFFETTI COLLATERALI” INDOTTI DA ESSO
…. ESSERE FISICAMENTE ATTIVI NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE ANDARE IN PALESTRA O NUOTARE IN PISCINA, MA SEMPLICEMENTE EVITARE LA SEDENTARIETÀ”.
Nota: ringraziamo il dott. Farolfi per averci dato lo spunto per un articolo che da informazioni scientifiche molto utili, chiare e pratiche.
