Le guerre nel mondo sono tutte eguali: uccidono più i deboli
Qualche esempio per capire dove portano le guerre nel mondo
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Questa notizia è del 2021 – la riportiamo perché nulla è cambiato negli ultimi decenni in Congo.
Sempre peggio, aumentano: la povertà, la violenza e le vittime sono i bambini soldato la cui situazione non è migliorata, nonostante le migliaia, forse milioni, di super – ONLUS che aiutano i bambini nel mondo e poco ci informano delle situazioni concrete, salvo farci vedere qualche foto pietosa …
QUI TROVIAMO LA MEDESIMA NOTIZIA GIA’ RIPORTATA NEL 2014; SENZA ALCUNA INFORMAZIONE DI PROGRESSI, CONCRETI E POSITIVI, PER AIUTARE QUESTI BAMBINI.
1500 BAMBINI TRA I 9 E I 15 ANNI ADDESTRATI ALLA JIHAD, NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
Lo dice un rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS); fondazione pontificia.
Fonti vicine all’associazione sostengono che nell’est del Paese vicino alle montagne del Ruwenzori, vi siano almeno 3 centri di formazione jiadista, mascherati come campi di addestramento militare; qui sarebbero detenute anche delle ragazze.
Molti giovani siano attirati con l’inganno nei campi di addestramento; dopo di che vengono formati da ultra-fondamentalisti islamici.
La comunità islamica nella Repubblica Democratica del Congo è passata dall’1 al 10% della popolazione dal 2005 al 2012.
Nella regione di Medina, 28 delle 44 moschee presenti sono da poco state costruite (tra il 2005 ed il 2012); nonostante una presenza modesta di comunità musulmane nella zona; ma non è affatto un casi isolato.
I vescovi della provincia di Bukavu, hanno inviato una lettera aperta al presidente Joseph Kabila con lo scopo di porre l’accento sull’avanzata del fondamentalismo islamico in una zona finora a maggioranza cristiana.
«Ma le loro parole – dice Maria Lozano, vice direttore internazionale della comunicazione di ACS – sono rimaste inascoltate»; queste le parole riportate da TEMPI: http://www.tempi.it/oltre-1500-bambini-9-15-anni-addestrati-al-jihad-nella-repubblica-democratica-del-congo#.VggeMDmDg4Y
PECCATO CHE LA FONTE NON PARLI DI COSA SI STIA FACENDO AL RIGUARDO; … per affrontare una tale gravissima situazione.
Perché non si presentano ai vari talk show, che parlano a volte di idiozie o sempre degli stessi argomenti, cercando di informare le nostre popolazioni di cosa accade nel mondo ?
Dobbiamo solo subire, continuamente, la pubblicità di ONLUS, sempre più furbe e numerose, che ci mostrano bambini in condizioni sconvolgenti o, i più furbi, ci lasciano immaginare descrivendo quanto basta per impietosire, chi ? Ovviamente chi guarda ancora la TV ; soprattutto i pensionati (la maggioranza dei quali fatica ad arrivare a fine mese).
Ci risulta invece che ne ha parlato Radio Vaticana il 25 luglio 2014 !
Ed ora ci ritroviamo la medesima notizia, senza nessuna informazione che riguardi un qualche progresso o appello ufficiale all’ONU ecc… che se ne parli nel Parlamento Europeo… leggiamo le medesime informazioni del luglio 2014; salvo la lettera aperta; che ci sembra pochino…
Noi abbiamo letto questa informazione oggi, solo poche righe a margine di una pagina zeppa di brevi notizie, ma nessun telegiornale ne ha mai parlato; perché ?
UNA NOTA DI GEOGRAFIA E TURISMO:
SAPPIAMO CHE IL RWENZORI E’ FREQUENTATO DA NUMEROSI TURISTI ED E’ ADDIRITTURA PARCO PROTETTO DALL’UNESCO.
Il parco ha un’estensione di 998 Km quadrati.
Alte montagne africane, foreste di bamboo e di eriche arboree fino alla zona sopra i 3500 metri che presenta una tipica vegetazione afro-alpina.
Il gruppo montuoso del Rwenzori raggiunge a i 5.109 metri, ben 24 cime superano i 4.000; un ghiacciaio che alimenta il più importante fiume africano; il Nilo.
Il gruppo montuoso copre oltre un centinaio di chilometri lungo il confine tra la Repubblica Democratica del Congo ed Uganda; con una larghezza media di una cinquantina di chilometri.
I pendii più bassi, possono essere occupati da povere coltivazioni o ricoperte dall’alta “erba elefante”.
Dai 1.800 metri circa, inizia la vera foresta montana; alberi e felci arboree con bellissime orchidee e comunità animali numerose; 70 specie di mammiferi ed oltre 170 di uccelli.
Oggi è possibile organizzare trekking e scalate alle vette.
Si incontrano : leopardo, iraci degli alberi, elefanti di foresta, colobo dell’Angola, blue monkeys, gatto selvatico, scimpanzé ecc…
Passeggiare a pochi metri di distanza dai gorilla vicino ai vulcani che producono lava dalla preistoria. DOVE?
Nel Parco nazionale di Virunga, 7.800 metri quadrati nella parte est della Repubblica Democratica del Congo, lungo il confine con il Parco Nazionale dei vulcani del Rwanda e con quello dei Monti Rwenzori dell’Uganda.
E’ pur vero che qui gli spazi sono immensi, ma qualcosa si potrà ben fare con tutti i finanziamenti che si ricevono da questo tipo di turismo; non certo low cost.
