Ivories è il brand di abbigliamento donna che all’eccellenza del Made in Italy accompagna metodi produttivi eco-sostenibili, dalla filiera corta al packaging finale, impegnandosi a pubblicare dal 2012 il bilancio annuale di sostenibilità dell’azienda.
Da sempre sensibile alle tematiche sociali in favore delle donne come a quelle ambientali, il brand, nel corso degli anni ha sempre fatto sentire la propria presenza sul territorio collaborando con onlus ed associazioni no profit.
Da queste numerose esperienze nasce il claim “I Now”, contenitore di storie e identità moderne e trasversali, raccontate attraverso diversi progetti, che di stagione in stagione vanno ad arricchire il manifesto del brand.
Tra le iniziative a sfondo sociale ricordiamo la collaborazione con la grintosa cantante Gaia Galizia per la realizzazione della maxi T-Shirt Respect Yoursefl/Respect Others e quella con l’associazione Casa Delle Donne contro la Violenza di Modena attraverso il progetto “Ti amo da vivere” a sostegno delle donne vittime di violenza e, più recentemente, l’adesione alla manifestazione mondiale Fashion Revolution Day per sensibilizzare i consumatori agli acquisti consapevoli dei capi di abbigliamento.
In ambito “green” invece va menzionato l’accordo con l’azienda agricola Terrevive per l’ortoarmadio, che dà la possibilità ai dipendenti Ivories/Paten di ricevere sul posto di lavoro prodotti agricoli freschi, biodinamici a KM 0, direttamente dalla campagne circostanti.
Nata all’interno del distretto della maglieria italiana, con alle spalle l’esperienza ventennale del maglificio Paten della famiglia Mastrotto, Ivories nel giro di poche stagioni ha saputo imporsi sul mercato italiano, europeo e giapponese, grazie alla sua idea di moda donna “no season”, slegata dalle stagionalità e alla sua identità moderna e trasversale: capi dalle linee pulite e ben costruiti, utilizzando solo le migliori fibre naturali. Notizia recente è l’accordo con un partner turco per l’apertura di nuovi punti vendita in Russia e Turchia.
Al fine di consolidare ed espandere questi incoraggianti risultati, l’azienda ha ampliato la propria superficie aziendale, trasferendosi nella nuova e moderna sede di oltre 3.000mq a Soliera, all’interno della quale le due divisioni, Paten e Ivories, lavorano rispettivamente alla produzione di confezioni per conto terzi e allo sviluppo delle nuove linee di Ivories, con la volontà di arricchire la propria proposta introducendo prossimamente anche una linea uomo ma non solo. Prima novità di questo vero e proprio nuovo corso é la capsule No Season, una linea continuativa che enfatizza il concetto tanto caro al brand di No Season Wardrobe, composta da capi di maglieria adatti ad ogni stagione dell’anno.
Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’introduzione nel proprio organico di alcune nuove figure professionali di elevato profilo sia all’interno dell’ufficio stile che a livello manageriale, come il nuovo portavoce Ivories, Michele Nicolella che andrà ad affiancare con la sua consolidata esperienza il lavoro di Nicola Mastrotto.
Formatosi da Mauro Grifoni, Michele Nicolella è stato il fautore del successo internazionale di Bark, marchio di cui ha curato la parte creativa e commerciale fin dagli esordi, facendone nel giro di poco tempo uno dei brand più riconoscibili ed imitati.
Queste nuove figure sono state fortemente volute dal direttore amministrativo Paolo Mastrotto con il fine di perpetuare la filosofia aziendale sempre rivolta alla ricerca, all’innovazione ed alla cura dei dettagli, ingredienti che contraddistinguono da sempre le produzioni Paten/Ivories.
www.ivories.it
Sempre più sofisticata, sempre più calata nel suo tempo, la donna Ivories è cittadina del mondo.
Ama le contaminazioni, non segue schemi prestabiliti e mescola il guardaroba con estrema disinvoltura e modernità.
Vive nella metropoli in un contesto multietnico dal quale si lascia influenzare in modo del tutto personale.
Il glamour più sofisticato si fonde con nuove culture dando origine a un folk moderno superchic.
Si tratta di una visione trasversale dell’etnico, con riferimenti meno riconoscibili e molto più urbani.
I volumi sono moderni e raffinati, i materiali pregiati, le lavorazioni e le rifiniture si riallacciano alla cultura del “fatto a mano”, dell’ “art & craft”.
Ecco che il “principe di galles” e il jersey, vengono rifiniti a mano con pennellate in colore contrastante, ispirate alle pitture tribali sui volti dei Masai. Il macrame’, lavorato con la seta, viene sdrammatizzato da intrecci manuali.
Lo jacquard super tecnologico nella composizione e nella lavorazione, sposa un disegno tribale, ripreso poi nel cotone stampato, dando origine a pezzi “cult” di grande contemporaneità.
Giochi di contrasto nei cotoni ricamati, nella viscosa stampata a righe tribali, nei cotoni naturali lavorati sui fondi con righe contrastanti black and white, reminescenza dei teli usati negli hammam. Stesso mood per le maglie effetto “spugna”.
L’effetto natural è accentuato dalle maglie di seta cruda e dal bianco candido dei cotoni croccanti.
Lo shantung super glamour, è rinnovato grazie alla composizione in mischia con il lino.
La seta è fluida e sposa volumi e lunghezze raffinate. Lavorata con la maglia, da origine a capi unici confortevoli e chic.
Echi da “Mille e una notte” nei molti tocchi di luce che si ritrovano nei filati sottili, nella seta cotone con stampa “glow”, nelle maglie che evocano il metallo liquido.
I toni sono “natural”: terra, cipria, bianchi dal “gesso” al “talco” al “burro”. Arancio “pumpkin” per qualche tocco acceso.
Nero e grafite.
Verdi: “salvia” tenue e polveroso, scuro quasi “dark”, turchese acceso.
www.ivories.it
