MARI E INQUINAMENTO, anche TANTE SITUAZIONI POSITIVE:
I dati che riportiamo non sono recentissimi, ma purtroppo sappiamo anche che una situazione di inquinamento, con i tempi italiani per mettere un depuratore e farlo funzionare, sonome diamente lunghissimi.
Comunque non possiamo essere obbiettivi e ottimisti allo stesso tempo se, come riferito dal Parlamento Europeo, l’Italia paga cifre esorbitanti solo perché alcune regioni (Sicilia in primis) non hanno realizzato i tipi di raccolta differenziata obbligatori.
IL NOTSRO COMPITO E’ RIFERIRE I FATTI, SIAMO GIORNALISTI, NON POLITICANTI, E QUINDI SE CI SONO DEI PROBLEMI NON DOBBIAMO NASCONDERLI.
Vogliamo però fare una premessa, quello che scriviamo è documentato e riportato anche da altri autorevoli giornali, ma non è detto che non ci siano zone dove si lavora bene e anche senza essere circondati da acque inquinate. Fidiamoci dei marchi e della serità di dove andiamo a d acquistare i prodotti.
Ci sono ancora aziende agricole che producono ottime mozzarelle.. per esempio.
Ecco quello che, purtroppo, riferiva la cronaca le estati scorse.
Innumerevoli telefonate di bagnanti per casi di problemi gastrointestinali e febbri alte dopo bagni in acque “sospette” . La maggioranza delle segnalazioni arrivano da Calabria e Lazio.
Agglomerati coinvolti dai procedimenti europei A CAUSA DI INQUINAMENTI PERICOLOSI;
Regioni maggiormente interessate sono:
-Campania, con l’81% degli agglomerati condannati o interessati in procedure d’infrazione
–Sicilia, con il 73% ; il numero assoluto più elevato in assoluto !!! con 244 agglomerati coinvolti
– Calabria con il 62%.
IL MEGLIO DELL’ITALIA PER LE ACQUE PULITE
– Veneto (17%),
– Toscana (18%)
-Friuli Venezia Giulia (24%).
FIUMI SEMPRE PIU’ INQUINATI ; VICNO AI CASEIFICI DELLE MOZZARELLE CAMPANE
CAMPANIA: scaricavano sul litorale casertano, gli allevamenti di bufale versavano veleni, melma, rifiuti liquidi e solidi nel sistema di condotte idriche che finisce con la foce del Volturno. I depuratori non funzionavano, ma sversavano direttamente in mare tra Castel Volturno e Lago Patria tonnellate di melma. Danni gravissimi in una zona del Tirreno, tra Caserta e Napoli gli inquirenti : “una bomba ecologica”.
Analisi in laboratorio di acque prelevate in prossimità di industrie casearie, canali, pozzi e mare; sotto accusa anche Comuni delle province di Napoli e Caserta. Le condotte erano collegate ai depuratori ed hanno scaricato i reflui urbani inquinanti direttamente nei Regi Lagni; quindi in mare.
Analisi dimostrano la pessima qualità delle acque scaricate per ingenti carichi organici, con azoto ammoniacale; con tracce di “Escherichia coli” (da fogne non depurate); batteri che vivono nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo, uccelli e mammiferi e DIMOSTRANO UNA GRAVE SITUAZIONE DI INQUINAMENTO PERICOLOSO PER LA SALUTE ANCHE DELL’UOMO.
PUGLIA: Scarichi anomali : acque meteoriche, di vegetazione e di natura lattiero-casearia). L’Acquedotto pugliese trova irregolarità nel 47% dei campioni prelevati.
L’Unione Europea ha avviato una ulterire procedura di infrazione ai danni dell’Italia ; dopo due condanne, che hanno coinvolto anche la puglia: Casamassima, San Vito dei Normanni, Casarano, Porto Cesareo, Supersano, Taviano, Monteiasi, Francavilla Fontana e Trinitapoli; l’attuale procedura di infrazione interessa 37 località.
20 impianti di depurazione, per ora, solo in progettazione ; S. Severo, Ascoli Satriano, Castro, S. Ferdinando di Puglia, Poggiardo, Faeto 1, Faeto2, Maglie, Taviano, Specchia, Volturino, Montemesola, Carlantino, Casarano, Supersano, Castrignano del Capo, Castellaneta Marina, Mattinata, Zapponeta e Ginosa Marina.
12 impianti continuano a scaricare nel sottosuolo, con grave rischio di inquinamento delle falde acquifere ; Casamassima Vecchio, Cassano delle Murge Vecchio, Carovigno Vecchio, San Michele Salentino, S. Vito dei Normanni, Lesina 2 Marina, Otranto, Specchia, Uggiano la Chiesa, Manduria Vecchio, Martina Franca, San Giorgio Jonico.
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SPIAGGE: 38% dei punti scovati dai tecnici di Legambiente, nel Portale delle Acque del Ministero della Salute risulterebbero balneabili; talvolta in classe eccellente.
MARI E INQUINAMENTO, SITUAZIONI POSITIVE:
Buona performance della Sardegna.
Poco inquinamento anche nelle regioni dell’alto Adriatico (Veneto e Friuli Venezia Giulia).
PROBLEMI DI INQUINAMENTO DEI MARI;
Il 50% dei punti inquinati sono presso spiagge specie quelle libere; con alta affluenza di bagnanti
Inquinamento anche lungo le coste di Marche e Abruzzo, penalizzate per l’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare.
Situazione difficile in Sicilia.
FOGNE DIRETTAMENTE IN MARE.
SI RIVERSA IL 42% degli scarichi fognari ; le regioni maggiormente interessate sono la Campania, la Sicilia, e la Calabria.
CASEIFICI CAMPANI : SCARICAMENTI ABUSIVI DI LETAMI E ALTRI LIQUIDI INQUINANTI: SIERO DI CASEIFICI, LIQUAMI CHE APPESANTISCONO IL FIUME E PORTANO INQUINAMENTO SINO ALLA FOCE E FINISCONO IN MARE !!!
