ECOLOGIA: PERU’ – BOLIVIA LAGO TITICACA 1.000 Kq. di lago dove tutte le forme di vita stanno morendo.
Il lago Titicaca è il lago navigabile che si trova alla maggiore altitudine, 3.812. metri, nel mondo.
Per i nativi il lago Titicaca è un luogo sacro, una divinità. Qui si trova la culla della civiltà inca e della sua mitologia.
In territorio boliviano, si incontrano la sacra Isla del Sol e Copacabana; famoso luogo di culto.
Avevamo visitato questo bellissimo lago, che sembra un mare, trent’anni fa.
Già allora ci avevano informato che, l’introduzione di poche trote salmonate, che si erano velocemente moltiplicate, aveva causato l’estinzione dei pesci autoctoni.
Si trattava di deliziose e grossissime trote, che ancora ricordiamo come le migliori mai assaggiate nella nostra vita. Erano cresciute in acque pulite e le loro carni avevano un sapore speciale.
Oggi leggiamo che migliaia di discariche illegali, riversano nel lago Titicaca tonnellate di metalli pesanti, insieme a grandi quantità di residui fognari; questi ultimi dovuti alla veloce crescita della popolazione.
Come in moltissimi altri Paesi poveri, anche qui le industrie più inquinanti hanno trovato via libera e manodopera a basso prezzo; la popolazione ne ha tratto un momentaneo beneficio economico; a carissimo prezzo per l’ambiente e per la loro stessa salute.
Il biologo boliviano Arturo Muñoz Saravia, incaricato dal governo, ha analizzato 1.000 kmq. , tra Copacabana e la Riserva naturale peruviana e non vi ha trovato alcuna forma di vita; salvo uccelli e pesci morti, alghe comprese.
Nelle acque del Titicaca vive una rarissima rana Telmatobius culeus, che può pesare anche 2 chili; il ricercatore Saravia sostiene di averne incontrare ben 206 morte.
Le maggiori responsabilità di questo scempio, si devono ai veleni industriali della baia di Cohana, in Bolivia e a quelli della zona di Puno, Perù, (dove noi avevamo mangiato le deliziose trote salmonate).
Invece l’inquinamento fognario maggiore deriva dalla città boliviana di El Alto; oltre un milione di abitanti.
Anche l’industria estrattiva mineraria della regione, non ha poche colpe.
35 miniere illegali “vomitano” nel lago, attraverso 25 affluenti: arsenio, bario, manganese, fosforo, rame, ferro, mercurio, zinco e piombo… !
Nel 2006 Perù e Bolivia sottoscrissero un accordo per la depurazione delle acque del lago, ma nulla è mai stato fatto.
Il Global Nature Found, che collabora con l’ONU, ha dichiarato il lago Titicaca, il lago più a rischio del mondo.
Oggi il Perù ha annunciato lo stanziamento dei primi 460 milioni di dollari per otto maxi depuratori…speriamo bene.
