L’articolo è stato scritto dalla giornalista Grazia Seregni, iscritta all’ORDINE dei Giornalisti ed all’associazione di categoria UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici); tra l’altro, l’autrice, ha presentato una delle sue tesi presso l’ Università Statale di Milano, 1974, sul tema “Alimentazione dello sportivo”; la tesi fu firmata dall’allora rettore prof. Rodolfo Margaria.
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Ogni 100 persone che hanno più di 50 anni – 35 soffrono di artrosi
100 esperti hanno fatto un’indagine e hanno stabilito che le iniezioni di acido ialuronico sono il rimedio più efficace
La cura più comune si fa con gli antinfiammatori che possono essere molto pericolosi a lungo andare …
LA MIGLIOR CURA ESISTENTE OGGI è l’ utilizzo dei fattori di crescita piastrinici, il cosiddetto PRP
COSA VUOL DIRE PRP ? DI COSA SI TRATTA ?
utilizzo dei fattori di crescita piastrinici derivanti dal medesimo sangue prelevato allo stesso paziente in ospedale – le piatsrine sono concentrate tramite metodiche di centrifugazione a bassa velocità.
Dopo averle concentrate e iniettate in loco, si crea una stimolazione della rigenerazione dei tessuti lesionati, producendo nel metabolismo del tessuto trattato un processo antinfiammatorio e riparativo. Si prevedono tre infiltrazioni, a distanza di 15 giorni una dall’altra.
I risultati sono fortemente influenzati da fattori personali dle paziente; come il peso e la capacità delle cellule di mettere in atto i processi riparativi.
Dopo i 60 anni, la percentuale di persone che soffre di artrosi arriva al 60%.
Artrosi vuol dire: dolori alle ginocchia, difficoltà a camminare, dolori alle mani, deformità delle dita ecc…
Le cause sono:
-predisposizione familiare
-lavori usuranti
-molta attività sportiva molto impegnativa a livello articolare
-obesità
-stile di vita sedentario.
La cura più comune sono gli antinfiammatori, con tutte le conseguenze del caso quando se ne abusa. A questo proposito potete leggere le pericolose conseguenze in caso di abuso di antinfiammatori al seguente link:
https://www.donnecultura.eu/?p=13008
Meno frequentemente usate sono le iniezioni di acido ialuronico.
Che continuano ad essere un metodo efficace; (anche se meno rispetto alle infiltrazioni di PRP)
Il motivo è semplice: sono costose e impegnative (rispetto agli antinfiammatori), richiedono l’intervento di una mano esperta (altrimenti si rischia la vanificazione della cura e/o dolore inutile).
Solo nei casi, dove è indispensabile, si ricorre alla chirurgia e alla protesi.
Il problema, per l’acido ialuronico, è che NON esistono linee guida internazionali OMOGENEE che riguardino la terapia dell’artrosi e più in particolare sull’uso dell’acido ialuronico.
— ANZI, DI LINEE GUIDA, NE ESISTONO 6 O 7 DIFFERENTI; alcune parlano di effetti positivi della cura altri li negano.
Dall’Università la Sapienza di Roma, per aiutare pazienti e medici, sono state diffuse le conclusioni della CONSENSUM CONFERENCE.
Ovvero i risultati provenienti dallo studio di 100 specialisti i quali hanno, anche, curato con l’acido iluronico i loro pazienti.
I 100 specialisti:
-reumatologi
-ortopedici
-medici dello sport
-fisiatri.
LE CONCLUSIONI SONO CHE LE INFILTRAZIONI intra-articolari di acido ialuronico (SOSTANZA PRODOTTA ANCHE NATURALMENTE DALLA PELLE E NEI TESSUTO, LA CUI QUANTITA’ DIMINUISCE CON GLI ANNI) :
–MIGLIORANO I SINTOMI
–RALLENTANO O FERMANO L’ARTROSI
—SOLO QUANDO SONO ASSOCIATI ANCHE A SEVERI CAMBIAMENTI DI STILE DI VITA
PIU’ EFFICACE ANCORA E’ L’ ACIDO IALURONICO RETICOLATO.
Poiché si tratta di sostanza biologica, l’acido ialuronico NON ha gli effetti collaterali dell’abbondante uso degli anti infiammatori
Abbiamo già scritto, sugli effetti negativi dell’eccesso di antinfiammatori, al link:
https://www.donnecultura.eu/?p=8142
G.Seregni
